sabato 21 dicembre 2024

Scrivere è abitare un'assenza di Viviana Picchiarelli


Vengo da un anno in cui la scrittura ha occupato ogni spazio: tempo, energie, pensieri. Ho scritto tanto, e continuo a farlo, ma qualche volta ho sentito di aver spinto troppo, di aver preteso più di quanto potessi gestire e mi è capitato di essere a un passo dal mollare.

In questi mesi ho capito una cosa, però: per me scrivere è ormai abitare un'assenza.

Di persone vere, di legami sinceri, di un posto che sento davvero mio.

Il mio psicoterapeuta dice che le parole costruiscono spazi che non esistono ancora. Non riempiono, non aggiustano: scavano. Tracciano un confine intorno a un vuoto, e quel vuoto diventa un luogo che posso abitare, che sembra vivo.

E forse è proprio vero: scrivere non riempie la mia vita, non nella maniera che ci si potrebbe aspettare, ma mi aiuta a dare una forma a ciò che manca.

Non è una cura, bensì un compagno di viaggio. Non sempre mi salva, ma mi tiene a galla.

E in questo stare in bilico, mi riconosco. A volte basta, altre no. Ma continuo a scrivere, perché è l'unico modo che conosco per abitare ciò che non c'è.

Viviana Picchiarelli
Scrittrice

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