martedì 31 dicembre 2024

Camandona raccontata da Ilario Guelpa Piazza


È una fra le memorie storiche biellesi più attente, Ilario Guelpa Piazza, classe 1947, tutt’oggi impegnato nel volontariato sociale. Nella vita è stato disegnatore tessile e dirigente d’azienda.


Anche la casa in cui ci accoglie è storica: sullo stipite si legge l’anno di costruzione: 1877. “È stata fatta da tre fratelli: Francesco, Giovanni Battista e Giacomo – spiega -. Io sono di umili origini. Papà Germano era fabbro, mestiere tramandato da generazioni. Faceva i tinivlin, i succhielli. Mamma Lea Mino era tessitrice. Con grandi sacrifici mi avevano fatto studiare in collegio a Biella. Dopo il diploma di perito tessile nel 1966, ho cercato opportunità di lavoro nel Biellese. Dopo aver assolto il servizio militare, mi sono trasferito in Veneto, presso l’allora prestigiosa Lanerossi, dove ho fatto il disegnatore tessile, poi sono stato in Lombardia e infine nel Novarese, come dirigente, fino al 2007, anno in cui mi sono ritirato e ho intensificato la partecipazione alla vita sociale e amministrativa del mio paese, Camandona”.

Ilario Guelpa è stato assessore comunale dal 1985 al 1990 e consigliere fino al 1995. Dal 1986 raccoglie ritagli di giornale in cui si scrive del paese e della sua gente.

“Mi sono occupato dei volumi rilegati che formano la raccolta “La Storia siamo noi”, disponibili in biblioteca comunale – racconta ancora -. Negli anni ho organizzato concorsi di pittura estemporanea, portando a Camandona artisti di livello. Ho allestito mostre, come “Per non dimenticare Camandona”, e convegni, come “Camandona 1594-1945”. Ho collaborato con il Centro studi biellesi DocBi nella realizzazione dell’Itinerario etnografico culturale sulla vecchia strada dell’Alpe, che da Cerale porta al Bocchetto Sessera e agli alpeggi dell’Alta Valsessera. Ci tengo a evidenziare la riorganizzazione e la catalogazione dell’archivio comunale, con documentazione dal 1629 ai nostri giorni, curate insieme al dottor Teresio Gamaccio. Dal 2010 seguo la classificazione degli oltre 5.500 volumi presenti in biblioteca. Ho pubblicato due libri: “Alle origini di Camandona”, nel 1988, e “Camandona e la Grande guerra 1915/1918”, nel 2018”.

Guelpa, come nasce la passione per la storia locale?

“Sono Biellese, amo la mia terra – dice -. Sono nato a Trivero e ho vissuto a Camandona fino ai miei 19 anni. È una passione eredita dallo zio Vittorio Basso Bert, che aveva scritto odi a Camandona e ristrutturato la fontana del Lamun. Mi aveva detto: “Quando crescerai non dimenticare la nostra famiglia, le tue origini”. Quelle sue parole mi sono rimaste. Nei primi anni Duemila, in accordo con mia moglie Nellì Buzzon, ci siamo trasferiti in paese”.

Allacciandosi al censimento regionale “Guarini”, Guelpa si è preso a cuore la schedatura del patrimonio artistico minore del paese, di fontane, pozzi, lavatoi, affreschi, meridiane e cappelle votive, consegnandolo poi alla Regione. Ha completato anche la ricerca di tutti i combattenti che parteciparono alle campagne di guerra per l’indipendenza d’Italia dal 1848 al 1870.

“Dal 2018 lavoro a un progetto di ricostruzione delle genealogie, a partire dal 1700, delle famiglie camandonesi, dando gratuitamente aiuto ai tanti eredi emigrati all’estero che cercano notizie dei loro avi, salvaguardano la riservatezza – conclude Ilario Guelpa Piazza -. Posso farlo grazie alla completezza dei nostri archivi parrocchiali e comunali, in particolare con i “Libri delle anime” e con i censimenti della popolazione. Do il mio contributo alla scuola “EduTerra” di frazione Falletti, raccontando ai bimbi la storia del paese e quando è stagione, preparo loro le caldarroste. In ultimo, lavoro a un aggiornamento del libro “Camandona gemma delle montagne biellesi”, con nuovi capitoli sulle “famiglie” e sulle “persone che meritano”, che si sono distinte nel mondo per il loro impegno professionale e sociale”.

Ilario Guelpa è appassionato anche di canto corale. Fa parte de “I Cantori di Camandona” e del gruppo “Amici del canto” di Cossato. Ama il gioco delle bocce.

Anna Arietti

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