Immagine dal web
"Cesta di nespole"
Ho finito la "Cesta di nespole" e le storie mi sono piaciute. Le ho trovate, tranne alcuni racconti, istantanee. Fotografie raccontate. Scatti che portano nel qui e ora, senza spiegazioni sulla provenienza e senza creare aspettative sugli sviluppi.
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Anna ha aperto tante finestre su un mondo che ama e che le appartiene profondamente, svelando, poco alla volta, il suo animo ecologista che vuol dire soprattutto RISPETTO.
La storia la può sviluppare il lettore perché ogni racconto è lo spunto per immaginare un mondo.
Mi sono commossa! (Sarà l'età). Daniela
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"I Cossatesi (si) raccontano"
Un antico detto recita: "Che tu sia un leone o una gazzella, quando ti alzi al mattino comincia a correre". Ho sperimentato più volte che è vero, la vita è una continua sfida, e quando voglio trovare un angolo in cui rifugiarmi, ripensare a immagini e persone conosciute ed amate a Cossato, trovo nelle pagine dei tuoi libri ciò che cerco. E la mente si rasserena il cuore riprende un ritmo regolare, sto meglio. Penso che ognuno dovrebbe provare simili sensazioni per vivere meglio. Loretta
Grazie Anna.
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"Giacinto Quazza, diario dal fronte russo"
Ciao Anna. Ho letto il libro nato dagli scritti di tuo nonno e penso tu abbia svolto un gran bel lavoro. Tra l'altro in un periodo storico in cui dovrebbero leggerlo in tanti. Soprattutto quelli seduti sul divano ad incitare il continuo invio di armi a chiunque. Temo però che sarebbero gli unici a non comprendere minimamente il dramma nelle parole scritte da tuo nonno, bevendosi la tua opera come un romanzo qualunque. Riconosco nel garbo di quella generazione le figure dei miei nonni. Hanno visto il peggio ma sono rimasti umani. Andrea.
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