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sabato 2 novembre 2024

I 100 anni delle fontanelle di Camandona di Anna Arietti

 

di Anna Arietti

Le fontanelle che s’incontrano nelle frazioni di Camandona, attualmente dipinte di rosso e blu a richiamare i colori dello stemma comunale, stanno per compiere un secolo di servizio. Correva l’anno 1915, quando l’amministrazione di allora, guidata da Battista Catella, ne definiva la posa.

“Le fontane pubbliche frazionali sono ventitré e sono tutte collegate direttamente all’acquedotto comunale – spiega l’appassionato di storia locale Ilario Guelpa Piazza -. La struttura di ognuna è in ghisa e originariamente non erano colorate. Sono composte da quattro parti: dal basamento semicircolare con il supporto per la posa dei secchi, dal pilastrino squadrato e lavorato, su cui è posizionata una targhetta con la scritta “Comune di Camandona 1915”, dal cappello sagomato a punta e dal congegno per l’erogazione dell’acqua, con galleggiante in ghisa e guarnizioni in bronzo, che talvolta stenta a funzionare, nonostante lo stato di conservazione delle fontane sia nel complesso ancora discreto. L’asta è in ferro fucinato. Il rubinetto, posto frontalmente sul pilastrino, è a bocca di leone. Nella parte bassa, ancora del pilastrino, c’è la scritta “Gallieni e Viganò Milano”. Le fontanelle furono posizionate dall’impresa Guelpa di Borgosesia, la medesima che costruì anche l’acquedotto, su progetto del geometra Antonio Bonesio”.

Su indicazione, sempre gentilmente fornita da Guelpa, ne rintracciamo due alla frazione Falletti, una all’inizio della borgata, nella piazzetta davanti al numero civico10 e una alla fine, in alto, nel punto in cui inizia la strada mulattiera per Mazzucco; una a Guelpa, al centro della borgata, davanti al numero civico 7; una a Piazza, nella nicchia sul muro che si trova lungo la strada comunale; una a Mino, a lato della strada sempre comunale, davanti al civico 13; una a Bonaro, all’incrocio delle strade; due a Cerale, una davanti all’oratorio e una nella parte alta della borgata; due a Gallo, all’inizio della borgata, sulla destra scendendo da Bonaro e in centro, nella piazzetta davanti al civico 18; due alla frazione Bianco, in centro, nell’area parcheggio, e davanti al municipio; una all’inizio della borgata Vacchiero; una a Molino nella piazzetta in centro; quattro a Governati, la prima, all’incrocio delle strade, la seconda, in centro, davanti al civico 37, la terza, nella piazzetta davanti al civico 49, la quarta, alla fine della borgata, verso Veglio, a lato del civico 11; una a Viglieno al centro del borgo; una a Canova, nella via che collega le strade per Bianco e Vacchiero; una a D’Agostino, in centro, davanti al civico 10; una a Vigliano, all’inizio del borgo, a lato della strada, e una a Pianezze, nel giardinetto del centro sportivo.

“Il colore brillante di oggi, che si rifà allo stemma del Comune, risale al mese di agosto del 2021 – dice ancora Guelpa -, anno in cui un gruppo di volenterosi camandonesi si sono impegnati a ritinteggiarle”.

Camandona - Camandunn-a in piemontese - conta poco più di 300 residenti e si trova nella Valle di Mosso, a un’altitudine media di 800 metri.

Anna Arietti
Testo e fotografie

La foto con i fiori di lato è di Ilario Guelpa Piazza

Ilario Guelpa Piazza


Chiunque desideri copiare fotografie e testi da questa pagina è pregato di citare la fonte www.baffidigatto.com e Anna Arietti, in quanto a monte c'è un grande impegno di valorizzazione portato avanti soltanto con la passione! Grazie.

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L'articolo è stato pubblicato nelle pagine della "Gerla dal Biéléis" de "La Provincia di Biella.it" il 9 novembre 2024.



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