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martedì 10 settembre 2024

L'impressione della Luce

 

«Sono felice di vedervi così tanti in sala, uniti da un legame di gioia». Con queste parole la suora francescana alcantarina Elena Gozzi ha avviato la presentazione dal titolo “L’impressione della Luce”, che si è svolta domenica primo settembre nella sala incontri della parrocchia di “Gesù Nostra Speranza” di Cossato.


Nella premessa suor Elena ha fornito gli indizi per comprendere il percorso che ha proposto. «Il tema è la Luce, di cui sono ricche le poesie, anche se iniziano nel buio – ha detto -. Non scrivo poesie da sempre, però. Le ho scoperte dentro a un urlo. Mi spiego meglio, nel 2005/2006 ho sentito dentro di me una grande forza che voleva uscire, una Luce, un urlo appunto, ma non sapevo come esprimerla. Anche San Francesco disse: “Nessuno mi diceva cosa dovessi fare”. Ho poi compreso che potevo scrivere poesie e ho anche capito subito che non poteva essere qualcosa soltanto per me, ma da condividere con chiunque voglia essere raggiunto dalla bellezza. È il mio sogno. Abbiamo tanto bisogno di bellezza, come diceva pure Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”. Io ci credo molto. I video che propongo sono nati dal linguaggio poetico e sono stati realizzati in collaborazione con tante persone: artisti, musicisti e tecnici, che mi hanno aiutata, perché le mie poesie sono da vedere, come dice anche l’Associazione nata intorno alla poesia, che si chiama “Dietro a tanta pace, vedere poesia”».

Prima di avviare la visione, suor Elena ha ricordato la sua mamma, Marisa Delmastro, seduta in prima fila, e ha dedicato l’incontro a suo papà, Pier Giuseppe Gozzi, mancato lo scorso gennaio, che da tanto attendeva l’evento in parrocchia e che sarebbe certamente stato presente con gli occhi pieni di lacrime per l’emozione.

Il primo video, intitolato “L’abbraccio del lebbroso”, è l’abbraccio di San Francesco traslato nella vita di oggi, che in poesia è l’abbraccio alla madre Terra. Nel secondo, “Francesco regge il Laterano”, viene rievocato il momento in cui Papa Innocenzo III scaccia Francesco, in occasione dell’approvazione della sua Regola, mandandolo a “pascolare i porci”, come si usava dire, ma il Santo ci andò veramente, per poi assistere al ravvedimento del pontefice. A seguire si ascolta e si “vede” la poesia, una tra le preferite di suor Elena, “Sotto pressione”. La terza visione, realizzata per la ricorrenza dei 25 anni del terremoto ad Assisi, in cui crollò parte della volta della Basilica superiore, è intitolata appunto “La volta stellata”. La quarta proiezione è autobiografica. La poesia dal titolo “Bilanci” è stata scritta da suor Elena per i suoi 25 anni di vita religiosa, con musica di suo fratello Riccardo. La quinta poesia, della durata di due minuti appena, viene definita da suor Elena “il capolavoro”. «È il video che mi ha portata a volere l’incontro – ha aggiunto ancora -. È stato realizzato nell’anno in corso, in cui ricorre l’Ottavo centenario delle stimmate di San Francesco. Noi francescani, in gergo, le definiamo “l’impressione delle stimmate”. Ne consegue che poeticamente abbia intitolato il nostro incontro “L’impressione della Luce”, in cui si “vede”, si rievoca, la crisi vissuta da Francesco con la fraternità, due anni prima della sua morte. I frati avrebbero voluto mitigare la Regola che sentivano troppo dura. La poesia è sulle labbra dell’angelo che imprime le stimmate e spiega a san Francesco ciò che ha visto in lui e ciò che gli sta facendo. Il progetto artistico è stato curato da una grande comunicatrice, Marilena Florio».

Prima di concludere, suor Elena ha proposto ancora un video, “Il ladro e la cruna”, questa volta con riprese amatoriali, con cui ha dato saggio della presentazione realizzata in presenza a Loreto lo scorso giugno.

Per contattare suor Elena Gozzi si può fare riferimento all’indirizzo e-mail info@dietroatantapace.com.

Anna Arietti
(testo e immagini)

L'articolo è stato scritto per "La Torre", notiziario di Rovasenda.


Segue testo della poesia “Sotto pressione” di suor Elena Gozzi.

SOTTO PRESSIONE

 

Quando inizia il respiro vero

Ecco l’apnea!

 

Sotto pressione

non ha senso

l’avido risparmio del soffio

solo procedere verso la luce.

 

Sotto pressione

non importa la partenza

che, se pur luccica,

più o meno è creatura.

 

Sotto pressione

sembra di morire

ma come può passare la vita vera

se non attraverso le strette sponde del parto?

 

Sotto pressione

meta e passi

contano la vita stessa.

 

Regge solo chi sa leggere!

Se gli occhi sanno vedere.

 

Se non leggi,

come martello su un chiodo di burro,

il peso conficca l’anima nelle tenebre

e tutto diventa notturno.

 

Si regge

solo se si legge

nella pressione

il dono dell’esplosione.

Sotto pressione

avviene l’esplosione!

Schiaccia

e sprigiona

ardente forza d’Amore.

 

Nel computo

dei calcoli rovesciati

non cambia il peso

che in età e grazia

tende ad aumentare,

solo cresce la forza propulsiva

che tutto sopporta (cfr 1Cor 13,7)

 

Mentre il rullo compressore

srotola a terra l’io

la Luce si apre un varco

all’entrata del cuore.

            Cosa resterà del peso?

            Macerie o Senso?

            Il peso attribuito

è valore che resterà Oltre

            …e regnerà la Luce.

 

NON SI RISOLVE

MA SI PORTA…

 

NON È GESTIRE IL PESO

MA GESTARE LA LUCE.

 

    Sr. Elena Gozzi


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