Posso affermare con un ampio margine di attendibilità che ci aspetterà un trimestre dicembre-gennaio-febbraio in cui le correnti atlantiche e nordatlantiche prevarranno su quelle artiche o siberiane, e dunque su tutto il comparto europeo e sulla nostra Penisola in particolare le temperature saranno basse come è giusto che sia in inverno e attorno alla norma stagionale, senza prolungati eccessi di freddo in relazione ovviamente alla climatologia di ciascuna località. Mi aspetto comunque qui al nordovest 3-5 discese di aria più fredda della norma da alte latitudini di durata 2-4 giorni ciascuna, ma nelle restanti giornate saremo sempre attorno alle medie stagionali e speriamo qualche volta anche sopra, visto che qualche giornata di tepore in inverno non fa mai male.
Se da un punto di vista termico non ci sarà dunque particolare scostamento dalle medie (che ricordo hanno estremi min/max 0/9 gradi a dicembre, -2/6 a gennaio e 0/10 a febbraio qui a Magenta) decisamente più significativo sarà invece l'andamento precipitativo. A motivo del prevalere delle correnti atlantiche avremo infatti una decisa anomalia precipitativa positiva qui al nord, dove l'inverno da sempre é la stagione più asciutta dell'anno (molto più dell'estate) mentre avremo anomalia precipitativa leggermente negativa al centro-sud e isole, dove comunque l'inverno é una stagione molto piovosa, la più piovosa dell'anno.
La combinazione tra tutti questi fattori mi porta a ritenere che avremo nel prossimo inverno nevicate abbondanti sull'arco alpino grazie alle umide correnti occidentali e comunque anche in Appennino in concomitanza delle sopraccitate discese fredde dai Balcani. Anche qui in pianura padana, avremo diversi passaggi perturbati e ogni volta occorrerà valutare dove si situerà il limite delle nevicate. Infine, a motivo della dinamicità della stagione, avremo minori occasioni per nebbie durature sulla pianura padana e frequenti occasioni per cieli tersi con ventilazione settentrionale al seguito dei numerosi passaggi perturbati.
Per ciò che concerne invece la prossima stagione autunnale - che per convenzione a livello meteo va da inizio settembre a fine novembre - confermo quanto anticipato nelle scorse settimane, ovvero che sarà un autunno in perfetta media sia termica che pluviometrica, con temperature in graduale calo e piovosità in graduale aumento da settembre a novembre su tutta Italia, senza particolari scossoni, alternando come è tipico dell'autunno discese più fresche e fasi ancora miti, seppur sempre più ridotte, sino all'inizio di ottobre qui al nord e sino a fine ottobre al centro-sud e sulle isole.
Teniamo conto, per avere un'idea del clima mediterraneo, che settembre a Magenta (con estremi medi min/max di circa 15/25 gradi) di norma ha temperature medie più calde di maggio, ottobre (con estremi di 10/20 gradi) le ha poco più miti di aprile e novembre (con estremi di circa 5/14 gradi) poco più tiepide di marzo, pur con irraggiamento solare sensibilmente minore, ma grazie all'inerzia termica dei mari, dei laghi e della bassa troposfera, i quali conservano un pochino il tepore che per fortuna si è accumulato durante la stagione estiva, consentendo poi il verificarsi delle piacevolissime "estati" della tradizione popolare, sino all'ultima, quella di San Martino che dura tre giorni e un "cicinino".
Facciamo tesoro di queste informazioni e vedremo che, mese dopo mese, la tendenza generale sarà davvero molto simile a quella che abbiamo appena letto e che ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere sin qui e cerchiamo, per quanto ci è possibile, di trascorrere una buona giornata.
Marcello Mazzoleni
p.s. queste previsioni stagionali, che negli ultimi 23 anni si sono rivelate esternamente verosimiglianti in 39 occasioni su 46 semestri, l'ultima è stata quella che ho pubblicato a inizio febbraio a proposito dell'attuale stagione estiva. Possiamo confrontarla con quanto il tempo ha fatto sinora e continuerà a fare anche nel mese di agosto: Come saranno la primavera e l'estate?
Tutti gli anni, entro la metà di febbraio pubblico la mia idea definitiva per la prossima stagione estiva, sulla base di ciò che é accaduto in passato nei mesi successivi a stagioni autunnali e invernali analoghe a quelle che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Da quando pubblico queste analisi stagionali semestrali, ovvero due volte all'anno in febbraio e in agosto dal 2002 ad oggi, in 36 occasioni su 43 l'evoluzione effettiva ha rispettato la tendenza prevista.
Venendo a ciò che immagino ci aspetta quest'anno, posso affermare con molta sicurezza che ci attende un trimestre giugno-agosto sostanzialmente in linea con le temperature medie di quel periodo su tutta la nostra penisola (in particolare con oscillazioni attorno alla norma di +/- 0.5°C qui al nordovest), tuttavia con una piovosità superiore alla norma al centro-nord, anche fino al 20/25% in più qui al nordovest. Al sud e sulle due isole maggiori, invece, la piovosità sarà solo un po' più accentuata della norma (10/15% in più).
Ci saranno nel trimestre estivo fra 2 e 4 fasi più calde della norma di durata 3-4 giorni ciascuna anche qui al nordovest, in concomitanza con risalite anticicloniche di matrice nordafricana, tuttavia la tendenza generale é per un'altra estate che ci ricorderemo non certo per il caldo eccessivo, quanto più che altro per il tempo un po' capriccioso, soprattutto qui al centro-nord, con diverse fasi al di sotto delle medie stagionali. Tenendo conto ovviamente che si parla di estate e che di certo in un paese mediterraneo in estate freddo non può fare. Per avere un'idea, i valori di riferimento (arrotondati) medi min/max degli ultimi trentacinque anni qui a Magenta sono 15/28 gradi in giugno, 19/31 gradi in luglio e 18/29 gradi in agosto.
La situazione che vedrà il sopraccitato mix di temperature nella norma e di piovosità sopra la media, sarà dovuta al prevalere delle correnti temperate atlantiche sulle fasi stabili, continuando quel leit-motiv atlantico o nordatlantico che ha caratterizzato l'autunno e l'inverno e che, come vedremo tra qualche settimana, sarà prevalente anche nella stagione primaverile.
Una stagione primaverile che sarà assolutamente nella norma sia da un punto di vista termico che pluviometrico (non dimentichiamo mai che la primavera è la stagione più piovosa dell'anno e che maggio e aprile sono i due mesi più piovosi dell'anno qui al nordovest), con temperature e piovosità in graduale aumento da marzo a maggio. Marzo e la prima parte di aprile vedranno ancora alcune fasi della durata di qualche giorno con neve fino a bassa quota e dal sapore invernale, seppur inserite nel contesto della nuova stagione, poi da metà/fine aprile finalmente potremo fare il tanto agognato cambio degli armadi in vista della bella stagione.
Per dare qualche riferimento termico, marzo negli ultimi trentacinque anni ha visto medie (arrotondate) min/max di 5/14 gradi a Magenta e 8 giorni medi con precipitazioni significative, aprile 9/19 gradi con 10 giorni medi con precipitazioni e infine maggio 13/24 gradi con 12 giorni medi con precipitazioni. Il tutto, con deviazioni standard, ovvero normali scostamenti dalle medie a seconda del tipo di tempo, pari a circa sei gradi in marzo e a circa cinque gradi in aprile e maggio sopra o sotto questi valori e di tre giorni in più o in meno mensili a livello di precipitazioni.
Questo é tutto ciò che posso dire: avremo ampio modo di verificare come tendenza generale che si delinea per i prossimi mesi sarà molto aderente a quella che abbiamo appena letto, mentre per conoscere l'evoluzione dettagliata rinvio a quanto descrivo due volte alla settimana negli audio di #MeteoSincero.
Grazie infinite per aver dedicato un paio di minuti alla lettura di questa previsione stagionale e cerchiamo anche oggi, per quanto ci è possibile, di trascorrere una buona giornata".
Testo integrale di Marcello Mazzoleni
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