La piccola sala della posta di Graglia è piena di utenti all'inverosimile. La riga gialla tratteggiata sul pavimento che dovrebbe garantire un po' di riservatezza si rispetta a stento.
Immagino di dover aspettare a lungo e non vedo il distributore dei numeri che veicola le attese. La situazione è a rischio disputa su chi sia arrivato prima.
Intendo evitare parole spiacevoli e chiedo ad alta voce, non senza rassegnazione: «Chi è l'ultimo della fila, per favore?». Nel brusio generale risponde un uomo sulla settantina dagli occhi gentili. Intanto è il turno di una donna, anche lei sulla settantina. E' a quel punto, mentre mi rendo conto di essere la più giovane della combriccola, che la porta d'ingresso si spalanca bruscamente e un uomo, sull'ottantina pure lui, entra con irruenza, sbraitando in malo modo: «Di chi è la Seicento davanti al mio cancello?»
Intendo evitare parole spiacevoli e chiedo ad alta voce, non senza rassegnazione: «Chi è l'ultimo della fila, per favore?». Nel brusio generale risponde un uomo sulla settantina dagli occhi gentili. Intanto è il turno di una donna, anche lei sulla settantina. E' a quel punto, mentre mi rendo conto di essere la più giovane della combriccola, che la porta d'ingresso si spalanca bruscamente e un uomo, sull'ottantina pure lui, entra con irruenza, sbraitando in malo modo: «Di chi è la Seicento davanti al mio cancello?»
Tutti i presenti si scambiano veloci sguardi alla ricerca del tapino a cui toccherà rispondere.
«È mia - dice con una filo di voce la donna che sta sbrigando le sue faccende allo sportello -. Ti chiedo scusa, Mario. Ho finito, vengo subito».
« Ma che scusa e scusa. T'è nén vist che c'è il mio cancello?»
«Sì, Mario, lo so, ma non c'era nessun altro posto libero. Abbi pazienza, vengo subito».
Tal Mario, senza aggiungere parola, abbraccia di nuovo con violenza la porta e, uscendo, se la trascina appresso, sbattendola.
Nella sala d'aspetto cala il silenzio. Solo l'uomo dallo sguardo gentile si pronuncia: « Ah, 'sti vecchi non hanno un briciolo di pazienza. Si scaldano per nulla».
Tutti fissano il pavimento, nessuno lo sostiene.
La donna, mezza tramortita e in evidente imbarazzo, conclude silenziosa le operazioni, infila frettolosamente le scartoffie nella borsa e se ne va, ma prima di chiudere la porta allunga una parola al suo paladino: «Grazie, neh».
Anna Arietti
Fotografia di copertina di Anna Arietti
Tratto da "Una cesta di nespole - racconti brevi" edito da Ycp
Il libro si trova da:
Mondadori Point
via Mazzini, 77 a Cossato
(da Riccardo e Silvana).
Telefono 015922089.
oppure nelle librerie online
Pubblicato su "La Nuova Provincia di Biella - La Gerla dal Bieléis" il 18/02/2015.
Chiunque desideri copiare fotografie e testi da questo blog è pregato di citare la fonte www.baffidigatto.com e le autrici Anna Arietti ed Enea Grosso, in quanto a monte c'è un grande impegno portato avanti soltanto con la passione! Grazie.
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Per informazioni contattare anna.arietti@gmail.com
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