"Intanto nel totale silenzio mediatico prosegue una fase fredda di portata storica su tutto il comparto russo-scandinavo. Ieri in Svezia a Kvikkjokk, si sono toccate punte di -43 gradi: si tratta di valori di venticinque gradi inferiori alle medie stagionali e per quella località è il valore più basso mai registrato da almeno un secolo. Per avere un'idea di cosa significhi venticinque gradi di differenza dalle medie, al contrario, è come se Milano oggi registrasse trenta gradi di massima.
A proposito di trenta gradi, ma con il segno meno, la webcam di Rovaniemi ci mostra proprio trenta gradi sottozero in pieno centro città questa mattina.
Da giorni ci sono condizioni di vita proibitive anche per quelle località, sicuramente più abituate al freddo, ma anche in Lapponia sono al momento tra i quindici e i venti gradi sotto le medie stagionali. Purtroppo sono già centinaia le vittime di questa storica fase fredda e i danni alle economie locali tra Scandinavia e Russia incominciano ad essere pesanti, con le difficoltà nei trasporti e negli approvvigionamenti. Questa fase durerà ancora per diversi giorni, prima di tornare su temperature più consone al periodo, anche per quelle località. Non vedo chissà quale enfasi per questa notizia, anzi, il mondo mediatico la evita sapientemente.
Da giorni ci sono condizioni di vita proibitive anche per quelle località, sicuramente più abituate al freddo, ma anche in Lapponia sono al momento tra i quindici e i venti gradi sotto le medie stagionali. Purtroppo sono già centinaia le vittime di questa storica fase fredda e i danni alle economie locali tra Scandinavia e Russia incominciano ad essere pesanti, con le difficoltà nei trasporti e negli approvvigionamenti. Questa fase durerà ancora per diversi giorni, prima di tornare su temperature più consone al periodo, anche per quelle località. Non vedo chissà quale enfasi per questa notizia, anzi, il mondo mediatico la evita sapientemente.
Ulteriore, palese, testimonianza che non vi sono pari opportunità nell'informazione tra fasi miti e fasi fredde e non ci accorgiamo certo oggi di questa disparità di trattamento.
Nei prossimi giorni, visto che non se ne parla minimamente, mi occuperò anche dei ghiacci artici, che in questo periodo stanno raggiungendo la più ampia estensione degli ultimi sessant'anni. Tornando al tema del post di stamattina, nell'immagine di MeteoCiel.fr troviamo le temperature minime parziali di oggi, per avere un'idea dell'estensione del freddo, che fortunatamente per noi resterà confinato oltralpe e lungo il Balcani nei prossimi giorni, quando quella massa d'aria gelida e severa scivolerà verso sud. Ne parliamo meglio in un prossimo post e nell'audio di #MeteoSincero che condividerò venerdì mattina".
di Marcello Mazzoleni
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