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lunedì 18 dicembre 2023

Il Sentiero delle Viole - The Path of the Violets - El Sendero de las Violas - Le chemin des violettes - Der Pfad der Veilchen #poesia #poetry - image by #grethelborrego

 
Drawing by Grethel Borrego ( Endoded Frequency )



Sulla leggerezza dell'amore
scivolo tra valli di ghiaccio
senza soffocare nel fetore
di un mondo il cui senno
è un ricordo
dove ad ogni incrocio vedo un'anima
che langue per  fame di sole

Cerco il Sentiero delle Viole
che fa capolino sotto al gelo
e si fa trovare da chi segue
la luce dell'immaginazione.
(Enea Grosso).


On the lightness of love
I glide through icy valleys 
without suffocating in the stench
of a world whose wisdom
is lost
where at every crossroads 
I see a soul
bleeding from hunger for the sun

I seek the Path of the Violets
that peeps beneath the frost
and lets itself be found 
by the one who follow
the light of imagination.
(Enea Grosso)


En la levedad del amor
me deslizo por valles de hielo
sin ahogarme en el hedor
de un mundo cuyo sentido
se ha perdido
donde en cada encrucijada 
veo un alma
consumiéndose de hambre de sol

Busco el Sendero de las Violas
que se asoma bajo la helada
y  lo encuentra quien sigue
la luz de la imaginación.
(Enea Grosso)


Auf der Leichtigkeit der Liebe
gleite ich durch Täler aus Eis
ohne im Gestank zu ersticken
einer Welt, deren Geist
verloren ist
wo ich an jeder Kreuzung 
eine Seele sehe
die vor Hunger nach der Sonne 
schmachtet

Ich suche den Pfad der Veilchen
der unter dem Frost hervorlugt
und von denen gefunden wird, die 
die dem Licht der Phantasie folgen.
(Enea Grosso)


Sur la légèreté de l'amour
je glisse dans les vallées de glace
sans suffoquer dans la puanteur
d'un monde dont le sens
est perdu
où à chaque carrefour 
je vois une âme
qui languit de faim de soleil

Je cherche le chemin des violettes
qui se dessine sous le givre
et qui est trouvé 
par ceux qui suivent
la lumière de l'imagination.
(Enea Grosso)

Thank you to Grethel Borrego  for kindly sharing her drawing. 
Gracias a Grethel Borego por compartir su dibujo.


La prima strofa di questa poesia si è materializzata  pochi minuti dopo la conclusione di quella precedente ( Musica d'Inverno ), e mi ha martellato in testa per un po' di giorni, circa una settimana, senza sfociare in nulla:  i miei pensieri erano troppo densi per far spazio alle lingua dei mondi gentili, leggeri, celesti. Poi, di sabato pomeriggio, dopo quaranta minuti di nuoto in piscina a Trivero, mentre guidavo si è aperto un primo varco, dal nulla: il sentiero delle viole. 
Mi sono entusiasmata per quest'immagine inattesa, e ho cercato di arrivare ad una conclusione per via mentale; ma non è così che "ragiona" la poesia. Bisogna predisporsi all'ascolto, lasciare che faccia da sola, che arrivi quando e come vuole, che attraversi lo spazio per svelarsi  quando la mente è quieta. Certo il processo è un po' diverso quando si vuole comporre seguendo uno schema - haiku, sonetto, triban celtico o altro -  ma anche qui il massimo risultato si ottiene quando la razionalità della metrica sposa perfettamente la fantasia e con essa si fonde, come un quadro valorizzato da un'appropriata cornice. 
Tornando al sentiero delle viole: poco poeticamente la poesia si è conclusa dopo una giornata impegnativa, mentre cenavo con un frugale piatto di broccoli. 
Pochi minuti prima avevo cercato una mia poesia di qualche anno fa da inviare all'amica e collega Lara come messaggio di leggerezza, e l'avevo anche trovata ... ma poi tutto si è risolto in un attimo ed è arrivato il finale di quella nuova. Dal nulla che tutto contiene. 


P.S.: "Corri, c'è tutto il cielo che canta "è la poesia di qualche anno fa che avevo scelto  frugando su Baffidigatto 



The first stanza of this poem first materialized a few minutes after closing  the previous one ( Winter Music ), and it hammered in my head for a few days, about a week, without resulting in anything: my thoughts were too dense to make room for the language of gentle, light, heavenly worlds. Then, on a Saturday afternoon, after forty minutes of swimming in the pool in Trivero, as I was driving, a first breakthrough opened up, out of nowhere: the Path of the Violets. 
I got excited about this unexpected image, and tried to come to a conclusion mentally; but that is not how poetry "reasons." One must be prepared to listen, let it do its own thing, let it come when and how it wants, let it cross the space to reveal itself when the mind is quiet. Of course, the process is a bit different when you want to compose following a pattern -- haiku, sonnet, Celtic triban or whatever -- but even here the best result is achieved when the rationality of the metric perfectly marries the imagination and merges with it, like a painting enhanced by an appropriate frame. 
Returning to the path of the violets: not very poetically, the poem ended after a busy day, as I dined on a frugal plate of broccoli. 
A few minutes earlier I had searched for a poem of mine from a few years ago to send to my friend and colleague Lara as a message of lightness, and I had even found it ... but then everything was resolved in a moment and the ending of that neew came. From the nothingness that everything contains.

P.S.: "Run, there's all the sky singing "is the poem from a few years ago that I had chosen by poking around Baffidigatto

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