La diga di Masserano (Biella) |
Testo e immagini di Enea Grosso
Parcheggiamo davanti alla chiesa nota per il falò natalizio di Frazione Rongio di Masserano e poi saliamo a piedi fino al pozzo quasi alla fine della strada. Scendendo alla destra del pozzo si vede il cartello azzurro di un piccolo parcheggio. Da lì l'asfalto termina e ci si addentra nel bosco.
Il pozzo |
Dopo pochi minuti si arriva ad un bivio: a sinistra si giungerebbe all'Abete e al lavatoio di Frazione Cacciano, mentre la passeggiata di oggi ci conduce a destra.
Al bivio scendiamo a destra |
Alla cappella della Madonna seguiamo il sentiero a sinistra fino a raggiungere la strada asfaltata. Svoltiamo di nuovo a sinistra...
...proseguendo poi dritti fino al Parco dell'Arcobaleno.
Giriamo ancora una volta a sinistra passando a lato del cancello, camminando lungo la strada sterrata lungo il prato con le tre piramidi di legno.
Lasciata la strada che procede oltre il cancello chiuso della diga, imbocchiamo un piccolo sentiero. Dopo una breve salita, eccoci giunti all'area picnic e alla diga di Masserano, nota anche come Lago delle Piane di Casapinta.
Da qui si può camminare ancora a lungo o verso Curino - percorrendo un lungo anello sulle Terre Rosse - o verso Casapinta.
Tornando sui nostri passi - oltre le piramidi e più o meno a metà del tratto in asfalto - se scegliamo di svoltare a destra all'unica deviazione lungo il cammino, giungeremo a Frazione Cacciano, in cui si trova l'Abete Gigante ben nascosto in mezzo ai bambù. Dal lavatoio a pochi passi dall'abete parte un sentiero che sale fino a Frazione Rongio.
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