Il sindaco [ancora Sergio Fantone all'epoca di queste immagini] ci apre le porte del palazzo.
Fin dai primi passi in quello che fu un bel giardino, Nina intuisce il "sapore di mare" nell'aria: i colori vivaci del pozzo, delle ceramiche nella piscina, l'azzurro delle mattonelle. La villa fu infatti di proprietà, oltre che dell'agiata famiglia Bozino, dei Novaro di Oneglia (sede dell'azienda produttrice dell'Olio Sasso, da cui uno dei tre nomi con cui il luogo è conosciuto) che la cedettero al comune di Masserano.
Il luogo fu abitato fin verso la fine degli anni settanta, probabilmente fino al 1978, anno della morte di Sergio Corrado, figlio di Corrado Corradino (presidente dell'Accademia Albertina), il cui busto si trova sia ai piedi della chiesa di San Teonesto (XIII sec.) , sia nel Palazzo dei Principi).
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Nina (in arte Ninaì) nel portico all'ingresso |
Dopo gli onori di casa di rito, il sindaco ci saluta e ci lascia le chiavi: il palazzo è nostro! Le "danze fotografiche" hanno inizio ...
... o meglio: avrebbero inizio se ci fosse il wi-fi.
Nina mi spiega che, quando posa, si scioglie al ritmo della musica...ma tra le vecchie mura di queste colline la tecnologia zoppica: le melodie bisogna immaginarle. Per lei, figlia d'arte nata e cresciuta con la musica in testa, questo non è un problema: in un attimo le sue movenze davanti all'obbiettivo diventano una danza di gesti e di sguardi.
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"Musica in testa": è il titolo di un brano di Ninaì (di cui lei è autrice ed interprete). Al link si trova il video. |
Il raffinato abito nero corto si accende di tocchi spagnoli: uno scialle rosso, un ventaglio. E anch'io vengo coinvolta quasi subito nel gioco degli scatti, a cui per un po' partecipa anche la nostra amica Anna Arietti (in veste di fotografa accanto a Walter).
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Fotografia di Anna Arietti |
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Fotografia di Anna Arietti |
Dopo la prima serie di scatti, è ora di un cambio d'abito.
Mi s'illumina lo sguardo quando dalla borsa delle meraviglie di Nina esce un abito lungo in stoffa nera e corpetto verde di paillettes: lo avevo già visto indossato nel suo video "Senza di te", girato nel parco della Malpenga.
Nina insiste affinché io lo indossi prima di lei. A me dispiace per il caldo e il sudore, oltre che per il tempo rubato al loro lavoro, ma lei è generosa e contenta di questa condivisione. È un regalo di sua mamma, mi racconta mentre mi allaccia i bottoncini neri.
Il tempo passa in secondo piano, il gioco prende il sopravvento.
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Nei panni di Ninaì |
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Fotografia di Anna Arietti |
Dopo gli ultimi scatti tra il pozzo e il portico e un nuovo cambio di abito, entriamo a palazzo con rispetto, quasi chiedendo tacitamente permesso agli invisibili padroni di casa.
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Un attimo "dietro le quinte" colto da Anna Arietti |
Quanti fantasmi si muovono con noi? Saranno divertiti da questa frivola intrusione? Dallo scintillio che emana dal corpetto luccicante di Nina, pare di sì: la pioggia di luce verde ricopre gli scalini e le pareti. Mani senza forma c'invitano a salire ...
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Quanti fantasmi si muovono con noi? |
...fino al grande balcone inondato di luce. È qui che la danza fotografica prende il volo: Walter e Nina si muovono in un'armonia di scatti e movenze, mentre io "rubo" col cellulare momenti di backstage.
Dopo una pausa con ventaglio, faccio strada agli ospiti fino alla terrazza con vista sul paese e le colline ...
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Sullo sfondo: Masserano e le sue colline. |
... e poi al bagno di piastrelle color verde acqua col grande specchio che ben si presta a giocare con le immagini.
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Padroni di casa invisibili giocano con noi nei riflessi della luce |
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Attimi di vita cristallizzati |
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Giochi di luce in soffitta |
Riattraversiamo a ritroso le camere per spostarci verso le sale a calde tinte gialle che si affacciano su via Roma.
Nonostante la carta da parati a penzoloni e la polvere, la bellezza trasuda da ogni angolo: né gli atti vandalici né l'oblio hanno potuto estirparla. È lì appena sotto all'intonaco, pronta a rinascere.
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Il camino in cucina: quale posto più accogliente, in una serata d'inverno di fine '800? |
E adesso un po' di baskstage (e qualche altra informazione sulla villa e su Masserano)...
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Riviste anni '50/'60 sugli scaffali: attimi di vita al femminile. |
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Felici del lavoro e d'aver conosciuto i luoghi del poeta Angiolo Silvio Novaro (cui sono intitolate le scuole masseranesi) e di Corrado Corradino. |
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A seconda delle persona a cui si chiedano informazioni su questo luogo (citato come Palazzo Corrado nei libri di Don Vittorino Barale), vi potrà essere indicato come Villa Corrado (da Corrado Corradino: https://www.baffidigatto.com/2017/06/masserano-corrado-corradino-e-il.html), Villa Novaro (per il poeta Angiolo Silvio Novaro) o Villa Sasso (dall'omonimo Olio Sasso prodotto ad Oneglia) |
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Walter che fotografa me che fotografo Nina in terrazza... |
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Grazie ad Anna Arietti per questa foto- ricordo di un'insolita giornata d'estate
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"La villa fu sicuramente ristrutturata nell'Ottocento e poi probabilmente nei primi decenni nel Novecento. Possedeva pregevoli camini in marmo e sale con dipinti floreali. Sul portone principale vi erano due battacchi in ferro battuto che furono rubati negli anni '80 - 90'" (estratto da uno dei numerosi Whatsapp ricevuti dal Prof. Sergio Marucchi, che mai si stanca di fornirmi e ripetermi informazioni storiche su Masserano) |
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Scatti su Via Roma... |
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... nelle sale dalle calde tinte gialle... |
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...e sul luminoso balcone dai colori marini |
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Corrado Corradino (1851 o 1852 - 1923, Presidente dell'Accademia Albertina) e Angiolo Silvio Novaro (1868 - 1938), erano entrambi generi del magistrato Giuseppe Butta, avendo essi sposato rispettivamente Quirina (1865-1960) e Laura, di professione pianista (1867-1940).
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A San giacomo del Bosco: foto di gruppo con Luna e Silvana |
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Ninaì e Luna: due dolcissime star |
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Ninaì in versione pianista, dopo il lungo pomeriggio |
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Ninaì e Luna: amore a prima vista |
Testo di Enea Grosso
Immagini: Walter Guabello (e alcuni scatti di backstage di Anna Arietti ed Enea Grosso)
Link per ulteriori informazioni:
Servizio fotografico molto bello in una location che è un gioiello gettato ai porci. Che peccato!
RispondiEliminaEra stata donata al comune di Masserano, affinché cteassero una zona ricreativa per il posto: pomeriggi danzanti, zona gioco carte, ricreazioni varie. Tutto è ancora possibile, il luogo è incantevole, magico
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