La strada in discesa, costeggiata da ambo i lati da suggestivi portici, conduce agli addobbi natalizi che si fanno scoprire un po’ alla volta, procedendo. I lampioni accesi, dalla colorazione gialla, rendono la via accogliente. Intanto il mormorio di prima si rafforza, diventa voci di bambini in festa. Ornella, una residente, mi spiega che c’è Babbo Natale che distribuisce doni ai più piccini. È “Babbo/Borgo”. Tutti insieme poi pasteggeranno con dolcetti fatti in casa. C’è profumo di vin brûlé. È un momento di convivialità che sorge spontaneo e che sa d’altri tempi.
Seguendo piccoli cartelli verdi, mi dirigo alla chiesa sconsacrata di San Teonesto, risalente al 1200, recentemente ristrutturata nella facciata.
Avvicinandomi al sagrato, scorgo le Natività, tante miniature provenienti da diverse parti del mondo. È la collezione di Enzo, che mosso da passione e costanza li ha raccolti negli anni. Rimango a lungo a parlare con lui, gioviale come pochi, che non mi risparmia dettagli e aneddoti.
Fuori scende il buio e il profilo del paese mi si staglia di fronte in tutta la sua bellezza. A Masserano vivo l’atmosfera autentica della vigilia di Natale.
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