Nella piazzetta incontro Daniel, che mi saluta con il sorriso. L'abitante più giovane, mentre del vecchietto, di Pietro, non c'è traccia. Mi dicono però che alle sette del mattino avesse già raccolto l'insalata. Gliel'hanno vista. Busso al suo uscio, ma non è pronto. Ci sono ancora le galline da aprire, messe al sicuro per la notte; lontane dallo sguardo interessato della volpe.
Mi sposto fra i ciottoli, annusando l'aria, che sa d'autunno. Sento il raglio di un asino e i campanacci di alcune vacche, che pascolano più a valle. Sento anche la campana e appena torno alla chiesetta, m'informo. A muoverla è stato Daniel, un po' preoccupato a dire il vero. Gli avevano detto di non suonarla "da morto". Lo rassicuro, il ritmo era quello giusto, "a festa". Un uomo che ascolta il nostro discorso, ricorda che se tira troppo velocemente la corda, arrivano i vigili del fuoco.
Si avvicinano le donne con il costume tradizionale, il gipoun, o gipun, e un bel gruppo di persone. Arriva il don, che raggiunto l'altare, incoraggia a osservare il dipinto che si trova alle sue spalle, in cui viene ritratto papa Silvestro, con la tiara in testa, venerato come santo, e san Rocco con il cane ai suoi piedi, entrambi con lo sguardo rivolto verso la Madonna. È il santo patrono di Sassaia, anche se, come ricorda il parroco, andrebbe festeggiato alla fine dell'anno, come un tempo, quando i lavoratori nel periodo invernale tornavano a casa. Oggi invece si ricorda d'estate, con l'arrivo dei villeggianti.
S'avvicina alla chiesa anche Pietro, che intanto si è messo il pullover bello, in tinta con i pantaloni, ma lui come sempre non entra. E lo prendo un po' in giro, dicendogli che è troppo bravo.
Per la messa, come sento dire, non sono state fatte prove, ma è ugualmente cantata e ben accompagnata dalle note di un piccolo organo.
Vince, come ogni anno, la semplicità. Lo stare insieme, il ritrovarsi, anche se per il tempo di una celebrazione.
Appena fuori dalla chiesa bisogna prestarsi per la foto di gruppo, di rito. Immagine di cui don Paolo chiede copia per metterla poi sul bollettino parrocchiale.
Sassaia si trova in Alta Valle Cervo ed è di competenza amministrativa di Campiglia Cervo.
Anna Arietti
Incantevole luogo dell'anima.
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