martedì 26 aprile 2022

Il Biellese mai visto, con gli occhi di "Baffidigatto"


Oggi raccontiamo il Biellese visto dagli occhi di "Baffidigatto", nulla a che vedere col felino. Almeno. Non come si potrebbe immaginare. Baffidigatto è un blog di poesie, racconti, storie di vita, fotografie e appunti di viaggio che da sette anni accompagna alla scoperta del territorio in cui viviamo e porta a conoscere pezzetti di mondo. Le penne ovviamente sono di due autrici locali, Anna Arietti, giornalista, che è anche nostra collaboratrice, ed Enea Grosso, insegnante.

Come nasce Baffidigatto? 

"Il blog nasce innanzitutto dal desiderio di raccontare ciò che genera meraviglia in noi, un sentimento che dovremmo saper mantenere vivo, come se rimassimo un po' bambini - dice Anna -. Ancora prima chiaramente c'è la passione per la scrittura, per la fotografia e di recente abbiamo introdotto dei video brevi, brevissimi, Baffi appunto. Così solitamente chiamiamo anche i nostri post. Attualmente ci stiamo avvicinando alle mille pubblicazioni, con oltre 700 mila visualizzazioni. Numeri che consideriamo da capogiro, pensando agli argomenti di nicchia di cui ci occupiamo. Va anche detto che saltuariamente collaborano altri autori, che ospitiamo con piacere e che contribuiscono ad arricchire la proposta". 

Il vostro approccio al Biellese è considerato diverso. Vogliamo parlarne? 

"È casa nostra. Lo viviamo nel quotidiano, ascoltiamo i battiti del suo cuore, ne sentiamo il polso. Abbiamo modo di affondare la nostra penna, e talvolta anche la sciabola, fin dove arriva la nostra abilità di trasformare il sentire in parole. Amiamo camminare e quindi descriviamo le escursioni corredandole di immagini. Riportiamo le uscite sulle nostre bellissime Alpi biellesi, quanto di sentieri in collina e in pianura. Recentemente abbiamo esplorato la zona compresa fra Masserano, Brusnengo, Casapinta e Curino. Meta questa che è preferibile raggiungere in primavera, autunno-inverno, per una questione di clima e di fitta vegetazione. Abbiamo anche una sezione dedicata alle storie di vita, in cui a raccontarsi sono i Biellesi stessi. Il blog è un prodotto amatoriale nostro; laddove utilizziamo immagini o testi di altri autori, lo segnaliamo. È un aspetto che ci teniamo a curare". 

Nel blog annoverate oltre trecento poesie, un genere letterario che, anche grazie alla rete social, sta riguadagnando consenso. Possiamo delineare un profilo della vostra produzione?

"Crediamo nella poesia, nonostante rimanga la Cenerentola di diverse librerie, essendo generalmente breve, arriva non soltanto direttamente al cuore, che è quanto a noi preme, ma si presta anche alla lettura, in un'epoca in cui il tempo sembra essere sempre più prezioso. Alcuni componimenti vengono proposti in inglese, tedesco e spagnolo".

Avete creato dell'aspettativa. A questo punto siamo curiosi di conoscere la sezione "Viaggi e racconti". 

"Proponiamo racconti ispirati dalle nostre escursioni. Alcune delle quali le abbiamo vissute insieme, come il viaggio in Giappone con l'amica Teiko, che ricordiamo con affetto. È volata in cielo. Enea ha poi avuto modo di esplorare maggiormente e quindi propone destinazioni che rientrano certamente nella sfera dei sogni, anche i miei - aggiunge ancora Anna -. Penso alla Nuova Caledonia, all'India, alla Siberia, alla Mongolia e alle tante mete in America Latina. Insomma, c'è da fantasticare alla grande. Per quanto mi riguarda, mi sento più legata al Nord Europa, ricco di foreste selvagge e dal clima freddo". 

A questo punto potreste svelare cosa c'entri il gatto? 

"Abbiamo scelto di scrivere "Baffidigatto" con grafia unita proprio per distinguere il contenuto ed escludere nella ricerca online il mondo del felino. Ci siamo riuscite un po', quanto basta. Il nome si rifà all'intenzione di raccontare emozioni, sensazioni, quindi con sensibilità - almeno così vorremmo -. La vibrissa del gatto, il baffo, pensiamo che rappresenti questa nostra idea - conclude Anna Arietti -, è l'organo sensoriale deputato a esplorare l'ambiente, a cogliere segnali anche impercettibili, eppure indispensabili. Con una puntina di impertinenza, eccoci noi".

Ringraziamo "La Provincia di Biella.it" per l'intervista pubblicata nelle pagine di cultura di sabato 24 aprile.


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