Cammino ancora, fuori sentiero, senza traccia
Tra rovine di chiese crollate presto
E brandelli di vecchie bandiere.
Cammino, senza bisogno di riempire il cesto
Senza un traguardo a sminuire il percorso
Cammino senza meta ma con il sole in faccia,
e se piove, a bagnarmi, è acqua da bere.
Vago, senza un solo orizzonte
Ma resto vigile, attenta
Ad ascoltare, vedere, masticare il mondo.
Camaleonte, la mia anima.
Verde di prato, chiara di roccia, azzurra contro il cielo sulla cresta.
Annuso l'aria, e quel che resta, oltre a un pensiero grato.
In fondo
È spazio.
Poi è la notte. Il mondo si ritira.
Si espande l'anima, e dilatata così, respira.
Col respiro del mare, calmo.
Della neve che cade.
Delle radici di un bosco.
Della rugiada al sole.
(Lucia De Caroli, 10/10/2020)
Per accompagnare le parole di Lucia: il cielo tra i boschi di Curino, in primavera.
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