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sabato 4 settembre 2021

Opere d'arte nella chiesa di Santa Maria Assunta (di Mariagrazia Rossi)



L’intrepida forza di San Giorgio è chiara nella navata sinistra nella terza nicchia della parete nella chiesa di Santa Maria Assunta di Cossato, in provincia di Biella.

In una composizione pittorica dallo stile classicizzante, realizzata da Cesare Tos nel 1944 e ravvivata da colori pieni di luce, il monumentale personaggio si erge al centro dello spazio, investito da uno sfolgorante fascio di luce ultraterrena, proveniente da oltre la cornice; il suo sguardo è tutto concentrato mentre tira animatamente verso di sé le redini del cavallo che si impenna, e, con gesto atletico, impugna la lunga e sottile lancia da conficcare nel petto del feroce drago verde sputa fiamma. A fare il tifo per San Giorgio, ci sono, sulla destra, la bionda principessa, in preghiera, dal celestiale vestito azzurro e, sulla volta dipinta della nicchia, un angioletto alato, posizionato su una nuvola, con una ghirlanda di fiori rosa che serviranno a incoronarlo vincitore. Sopra le volute della cornice dorata, ci sono altri due paciosi angioletti che pregano per lui, rivolgendo empaticamente la testa verso il basso.

A fare eco alle imprese terrene di San Giorgio e a San Vittore, presenti entrambi anche sul portale ligneo posto all'ingresso, ci sono altri due santi terreni, famosi per il loro atteggiamento paterno, che arricchiscono la facciata della chiesa, costruita nel 1935: San Giuseppe e Sant’Antonio da Padova. 

Il primo è composto ed elegante e campeggia a sinistra: è raffigurato come un uomo maturo dalla barba folta, in abiti dalla foggia antica, come mossi da un soffio di vento; è pensieroso e guarda lontano; porta con sé nella sua mano sinistra il tradizionale bastone su cui spunta il giglio, simbolo della purezza d’animo della sposa di Maria, mentre con la destra tiene saldamente il piccolo figlio Gesù che, a sua volta, si regge in piedi, sicuro sulle braccia del padre, per benedire gli abitanti della città.

Il secondo, protettore dei bambini, è rappresentato più giovane con un’espressione trasognata, avvolto nel lungo e ruvido saio francescano, cinto alla vita dalla corda e arricchito dalla corona del rosario: regge una pagnotta di pane, indizio del suo amore per il prossimo; nella mano destra stringe, come San Giuseppe, tra le braccia il bambino Gesù che, confortato dall’affetto del santo, si inclina dolcemente di lui, anche in ricordo della sua leggendaria apparizione a San Antonio, assorto in preghiera. In questa sinergia di tanti esempi di nobiltà d’animo le testimonianze artistiche della nostra chiesa cittadina diventano, così, il solido termometro di una profonda spiritualità: quella di un Dio vicino, che si china sui nostri bisogni, servendosi della "vicinanza" dei suoi santi, per dare agli uomini il segno della sua bontà soccorritrice. 

Dà un senso di pace ammirare la chiesa dell’Assunta e pensare che in un pezzo della nostra storia artistica locale sia racchiuso un messaggio di altruismo e fraternità, forgiato dalle vite di questi uomini spirituali e arditi. 

È motivo d’orgoglio civico essere allietati da un’arte al servizio della collettività, del suo sviluppo, che contribuisce a generare un pensiero sul proprio ruolo di cittadini e una riflessione nella vita di tutti i giorni.

Mariagrazia Rossi

(testo e immagini)

L'articolo è stato pubblicato su "La Nuova Provincia di Biella" - 1° settembre 2021


Sant'Antonio con bambino




San Giuseppe con bambino


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