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martedì 8 giugno 2021

Sguardi spaventosi, scenografia Art Nouveau a Cossato


di Anna Arietti

Maria Grazia Rossi ci porta a conoscere gli sguardi "spaventosi" di Cossato, in provincia di Biella. Guardare, spesso non è ancora apprezzare. A volte serve che ci prendano per mano e che con passione ci accompagnino alla scoperta di ciò che abbiamo davanti agli occhi da sempre. Che, in un certo senso, ci insegnino a vedere.

"Se con calma facciamo cadere l’occhio sulle facciate degli edifici delle centrali vie Mazzini e Martiri della Libertà scopriamo le bellezze senza tempo che l’Art Nouveau, Liberty, o Stile floreale nella declinazione italiana, ci regala - spiega Maria Grazia, laureata in Dams, arte, musica e spettacolo, con un focus sulla Letteratura artistica -. L’ impatto visivo è particolarmente suggestivo. In assonanza con i colori e le forme del mondo vegetale, buona parte delle superfici si copre di elementi decorativi stilizzati zoomorfi (dal mondo animale) e fitomorfi (dal mondo vegetale). Teste di spaventosi animali fanno da guardia alle case, mentre roselline e steli di piante animano con un tocco di eleganza balaustre, cornici, cancelli e inferriate. Sono tutti prospetti esterni trasfigurati in una dimensione di pura decorazione grazie all’uso regolare e ripetuto della linea curva, sinusoidale, morbida, che si dirama come le ali di una libellula, sprigionando un movimento carico di una piacevole energia. Affacciati sulla strada, questi stabili accolgono materiali come ferro e vetro che rivelano la loro valenza estetica con cancellate dove si ramificano forme vegetali e vetrate che simulano la presenza di gemme iridescenti".

La stravagante ricercatezza architettonica dei palazzi cossatesi è il riflesso dall’Art Nouveau, tendenza artistica che tocca tutta l’Europa, all’incirca dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino alla Prima guerra mondiale.

"Il ricorso agli elementi tratti dal mondo naturale, come punto di partenza per le estrose decorazioni degli edifici, voleva dare l’idea di un’architettura viva, in perenne crescita, alla pari sia della natura, sempre in trasformazione, sia dello spirito di quell’epoca, dove si inseguiva un’arte nuova, moderna, fiduciosa nell’umanità e nel progresso tecnologico e scientifico, in costante crescita a quel quel tempo. Il marcato decorativismo architettonico in strade pubbliche aveva anche una funzione simbolica: visibile ai passanti, la bellezza delle facciate era portata nella vita di tutti i giorni tramite un’arte che possiede un senso del bello più democratico, non più un lusso esclusivo delle classi agiate. Ancora oggi possiamo beneficiare di tutta questa ricchezza visiva quando ci soffermiamo ad ammirare i percorsi urbani tra via Mazzini e via Martiri. Per ricordare alcuni celeberrimi esempi di palazzi italiani in stile Art Nouveau, il pensiero si muove in direzione Nord – Ovest: Casa Fenoglio -La Fleur e Villa Scott a Torino, Palazzo Castiglioni e Casa Galimberti a Milano e Villa Zanelli a Savona. Dalle sperimentazioni dell’Art Nouveau, deriveranno, poi, le visionarie architetture organiche dello statunitense Frank Lloyd Wright e in Germania la scuola di arte e design del Bauhaus".

Anna Arietti

Tutte le immagini sono messe a disposizione da Maria Grazia Rossi
















Ringrazio Maria Grazia per la preziosa collaborazione.


L'articolo è stato scritto per La Nuova Provincia di Biella - 29 maggio 2021

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