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martedì 25 maggio 2021

Ninaì: "La musica per me è volo"


di Anna Arietti

Incontriamo Ninaì nella sua casa, in un ambiente luminoso e colorato, allineato alle fonti da cui trae ispirazione, il Biellese, terra che ama profondamente, rivelandoci un profilo di sé poco conosciuto.

Nel raccontarsi, lei, cantante, compositrice, pianista e artista, esordisce col guardare all'insù, verso il soffitto alto, dove fa capire di trovarsi a suo agio, a qualche metro da terra fra le energie più sottili. "La musica per me è volo - inizia col dire -. L'idea di planare con un paio di ali è qualcosa che mi appartiene. Fin da bambina, affacciandomi alla finestra, immaginavo come potevano sentirsi gli uccelli, le farfalle, le libellule... creature che collego ad una intimità familiare. Nel mio spazio creativo è forte il simbolismo che mi lega alla leggerezza del volo. Nella farfalla mi affascina il divenire dal bruco, la mutazione; nella libellula avverto il valore della libertà e del coraggio. È qualcosa che mi riconduce all'infanzia, che mi riguarda nel profondo. Sono simboli che mi distaccano dal suolo e mi uniscono all'altra parte di me, quella più fragile che mi dà una forza immensa".

All’attivo Ninaì vanta un extended play che s'intitola "Musica in testa", edito nel 2020, prodotto da "Maninalto Records" e ambientato a Londra, che contiene quattro brani e tre video: "Feel it", "Senza di te", "Cercami" e "Musica in testa", in cui si avverte un'impostazione di lavoro che guarda all'infinito, in un caleidoscopio di forme e di idee. Di recente completa le riprese per “Feel it you have to”, con i "Light Studios", realizzate in un contesto urbano ricco di storia, il settore tessile biellese celebrato nel mondo. Dalle immagini emerge la sensazione di disagio dell'essere nella società attuale. Percepiamo il fermento dell'attività lavorativa che gli ambienti accolsero nei giorni in cui si creava un brand. Ci arriva ancora il respiro.

Ascoltare Ninaì è un ritrovarsi fra il Cappellaio Matto e Alice, di cui di lì a breve compare pure Bianconiglio, che nella fattispecie si chiama Cuba Libre, Cubetto per gli amici, un batuffolo di pelo che zampetta sui fogli su cui prendiamo appunti.

L'incontro nei mesi scorsi con Madaski, musicista produttore, con cui elabora il remix di "Feel it", è ancora fonte d'ispirazione: "È il suo modo di essere totalmente calmo con se stesso che fa di lui una vera forza; energia dettata dalla disciplina che s'impara con l'esperienza, devozione completa per la musica", dice ancora, mentre la nostra è una sensazione di continui passaggi di luce; e siamo al progetto attuale.

"È tutto in divenire, ma anticipo che è ambientato in una location ricca di storia e per questo anche di fascino. Il video, sempre composto con i Light Studios, verrà realizzato a Casa Regis, Center for culture and contemporary art, in Valdilana, luogo predisposto all'aggregazione culturale in cui fluisce tutta l'energia e l'amore per cui nasce. La volontà dei proprietari è di creare vicinanza fra gli artisti e il pubblico. Un concetto che sento anche mio". E ancora emerge la volontà di collaborare con le realtà del territorio. "Può apparire stiloso, ma per me le produzioni dei piccoli laboratori artigianali sono oggetti preziosi che veicolano sentimenti, passando per cuore-mente e mani. Amo conoscere le loro storie, le loro famiglie, e cercare insieme l'abito, l'anello, le scarpe, senza lasciare nulla al caso. Creiamo, diventiamo forma. Siamo una tela di colori, di emozioni, diventiamo un tutt'uno. L'energia fluisce e la musica e i testi nascono senza forzare nulla. E sono felice".

La delicatezza del sentire porta Ninaì a una sublimazione raffinata: "Il merlo che canta al mattino può essere l'emozione più forte della giornata. Sono attenta ai segnali, alle parole. Ogni testo nasce da episodi che rielaboro, che diventano il mio messaggio. Sul palco voglio imparare a essere sola, a gestire le situazioni, gli imprevisti. Cerco in me la forza che nasce da una fragilità, da una paura, che è il momento in cui creo, cresco. Adoro il concetto di creazione mente-cuore. Il mio cuore è stato il primo musicista che ho conosciuto, dentro di me".

Entro l'anno verrà anche registrato un nuovo album, che in teoria doveva già essere pronto. "La situazione sanitaria che viviamo c'insegna a lasciare in sospeso, ma anche ad avere il coraggio di osare, di trasformarci, di celebrare la musica, per rispetto del pubblico. In qualunque modo mi presenti, in costume da scena, o in jeans, do forza al canto, al ballo; sono nell'arte. Entro nel personaggio e vivo un'esperienza confortevole con me stessa, con naturalezza. Mi ritrovo nel pensiero di Coco Chanel, quando dice che la moda non è qualcosa che esiste soltanto negli abiti. La moda, per me la musica, è nel cielo, per la strada; ha a che fare con le idee; è il modo in cui viviamo, è quello che ci succede. Cantare live è ricaricarmi, è casa, è creare il mio mondo sul palco per darlo agli altri, come se fosse un'astronave pronta a partire. È per tutto questo che provo una grande pace, quando chiudo gli occhi per riposare".

Anna Arietti

Le fotografie sono tutte messe a disposizione da Ninaì.

L'immagine di copertina è Walter Guabello.

Le altre immagini riportano ognuna il proprio autore.


di Matteo Grandi



di Walter Guabello 



di Nicolò Pigoni

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