L'abbazia di Sant'Andrea di Vercelli è un bell'esempio del passaggio dallo stile romanico al gotico.
L'edificazione della chiesa risale al 1200, mentre il chiostro è del 1400. I nomi dei costruttori non si conoscono. Le fonti rintracciano dei maestri italiani che si sono ispirati al gotico francese, per le analogie con altre costruzioni.
La pianta è a croce latina, con tre navate separate da pilastri che terminano con grandi arcate a sesto acuto. Un gioiello per gli occhi pure per i colori, anche se sono certamente meno brillanti rispetto alla produzione originaria.
Mi affascinano anche i tre rosoni sulla facciata che visti dall'interno creano suggestivi giochi di luce, rimandandomi al romanico, come pure i diversi capitelli riportano allo stile gotico.
Una menzione particolare la riservo al chiostro. Una chicca per gli amanti del bello e della quiete. Il giorno in cui lo visito c'è il sole, cinguettano gli uccelli e il prato centrale, su cui spicca il pozzo, è di un verde vivido. Fra un arco e l'altro, alla base delle colonne, ci sono vasi di viole di tutti i colori. È pace anche per gli occhi. Percorro il corridoio coperto e respiro.
In una cappella laterale stanno preparando la celebrazione della messa. Una donna dai bei modi m'invita a entrare. Non rimango a lungo, per il raccoglimento mi sento più a mio agio alla luce del sole, con l'aria frizzante. La visita all'abbazia merita; ci sarebbe molto ancora da contemplare.
Anna Arietti
(testo e immagini)
Collegamento al video, se non fosse visibile su smartphone: https://youtu.be/cjG0DkhS0ik
Musica Blue mountains di Gabriel Witcher
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