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giovedì 19 novembre 2020

Quei camion mimetici e il cervello nell'indifferenziata

C'è soltanto l'imbarazzo della scelta su chi la spara più grossa. Il dibattito si svolge in terra biellese e riguarda la presenza di una schiera di camion mimetici disposti su area privata lungo la provinciale 300 che collega Biella a Cossato, nel tratto di Quaregna Cerreto e a scatenarlo è Fabio, che su una delle piattaforme social più in voga interroga il popolo.

Le risposte non si fanno attendere. Marco li marchia subito come ex camion militari convertiti a uso civile per sgombero neve, anche Edoardo e Valentina lo confermano. Rosangela non ci sta e ironizza sull'improbabile sgombero della neve che non c'è, quando nella conversazione subentra Ruggero che aizza, gridando al complotto; non pago, soffia pure sulla fiamma: "E della portaerei nel porto del lago di Viverone, ne vogliamo parlare?". Tale Noblues incalza affermando che la dichiarazione di guerra è presentata. Interviene allora Sonia, che è assessore nel paese vicino, ma si suppone intervenga in veste privata, con un formale: "Sono lì già dall'anno scorso". Sì, perché il confronto non ha ancora neppure chiarito da quanto tempo i "camion militari" siano apparsi, ma andiamo avanti con ordine, per quel che la storia consente.

Ruggero, che ormai ci ha preso gusto, aggiunge: "Un mese fa sparavano con l’artiglieria pesante in Baraggia, coincidenze?". Tanto scalpore desta qualche timore, come accenna Gabriele che inizia a preoccuparsi. Il senno torna con Antonello, che sembra saperne di più: "È una grossa ditta con molti camion ex militari convertiti a sgombero neve, che a breve dislocherà dove vinceranno gli appalti". Un pensiero già sentito.

Alessandro, che è pure consigliere comunale, sempre in veste privata, spara a zero come per dire 'facciamola finita': "Servono per preparare la prossima marcia su Roma contro il Governo, i negazionisti, i terrapiattisti e i vegani. Sono stato pure contattato - e qui pare non scherzare più - per sapere se fosse lecito che l'esercito occupasse aziende private a scopo di esercitazioni inutili, costose e inquinanti. Ogni giorno che passa, mi stupisco di quanto la gente abbia gettato il cervello nell'indifferenziata".

Il solito Ruggero tallona: "Preparano l'invasione", a questo punto Alessandro calma gli animi: "Temete per una ventina di camion policromi parcheggiati fronte strada all'interno di un'azienda? Pensate davvero che se partisse una rivolta o un coprifuoco da parte delle Forze armate, metterebbero in bella vista tutto l'armamentario?".

Ruggero affonda ulteriormente l'ascia: "C'era anche gente in mimetica lungo il Chiebbia. Sono risaliti dal Po fino a Cerreto con un mini sommergibile e ne sono sbarcati più di mille dalla portaerei di Viverone".

Arianna è più pacata: "Causa Covid, da quest'anno le esercitazioni non le fanno più in Baraggia, ma a Quaregna". Mauro invece spacca tutti: "Sono automezzi carichi di microchip da innestare col 5G. I Biellesi sono stati scelti per la predisposizione alla non socializzazione". Come dargli torto, i Biellesi, orsi ancestrali, non avranno difficoltà.

Scorrendo i commenti, si giunge ad una soluzione, suggerita da Carla: "Era una domanda che mi ero posta anch'io, ma dopo tutti i vostri commenti ne so quanto prima".

A questo punto, la diatriba si potrebbe concludere con una risposta esaustiva, attendibile, ma anche incoraggiare il gioco, è salutare. Forse di più che conoscere una non altrettanto elettrizzante verità.

Anna Arietti

(testo e immagini)

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