Era il paese di Mosso, all'epoca dei miei ricordi Mosso Santa Maria. Contava meno di duemila abitanti, in parte residenti nelle frazioni. Il popolo dei ragazzi che frequentava le scuole tecniche e professionali poteva quasi equivalerli.
A distanza di poco più di trent'anni, ci ritorno. Una delle due scuole non esiste più. Lo stabile però è stato di recente riaperto per accogliere studenti in trasferta. Su dei fogli appesi ai vetri leggo i risultati degli scrutini.
Svoltando in un cortile, al di là di un arco, ritrovo la mia scuola. È la porzione non ristrutturata, una parete in vetro con l'intelaiatura in ferro arrugginito. Sbirciando attraverso le fessure, riconosco il corridoio e il vano che ospitava i servizi igienici, oggi ricovero di attrezzi. L'ultima in fondo era l'aula magna con i banchi in legno fissati su di una gradonata. Un ambiente solenne che per un anno è stato un po' mio, esattamente il secondo banco a sinistra. Provo uno scollamento fra il giorno, il sole, il cielo azzurro e le immagini che scorrono nella mente. È inverno, nevica fitto. I mezzi di trasporto pubblico non arrivano. Scendiamo a gruppi fino a Valle Mosso, con la neve che arriva alle ginocchia e lo zaino troppo pesante sulle spalle. È mattina, percorro il corridoio con una risma di carta in mano, quando i fogli finiscono a terra sparpagliati ovunque. Di fronte mi appare la preside con lo sguardo dubbioso. Lei è anche l'insegnante di inglese buona, che pure in questa occasione se ne va in silenzio.
Le strade di Mosso le conosco a menadito. Nelle ore buche, le passeggiate per impegnare il tempo portavano sugli stessi cubetti di porfido di oggi. Mi avvicino al portico che si affaccia alla piazza e dalla chiesa mi arrivano note di organo. Non le avevo mai udite.
Mosso si trova sulle colline orientali del Biellese, a 600 metri di quota, di competenza amministrativa al comune di Valdilana.
Anna Arietti
(testo, immagini e voce)
baffidigatto.com
(video-racconto durata 3 minuti e 40 secondi)
Pubblicato su La Nuova Provincia di Biella il 12 dicembre 2020 nelle pagine de "La Gerla dal Bieléis"
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