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La diga di Masserano e il Monte Barone di Coggiola |
Testo e immagini di Enea Grosso
"Si possono fare diecimila miglia senza per questo aver viaggiato; si può fare una passeggiata, e la passeggiata può essere un viaggio".
(Giorgio Manganelli, La favola pitagorica, citato da Claudio Lamparelli ne "Le piccole illuminazioni", Oscar Mondadori, pag. 168)
Il nostro piccolo viaggio ad anello attraverso i boschi di Masserano parte dall'incrocio fra tre strade verso altrettante frazioni. Seguiamo il Professor Sergio Marucchi, esperto dei segreti dell'ex- Principato, lungo la salita che porta a Frazione Morezzi.
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L'ultima curva prima di Frazione Morezzi, che a Natale si popola dei personaggi del presepe. |
Il borgo merita qualche minuto di sosta anche senza le statue dell'ormai tradizionale presepe, specialmente se ci sono persone residenti sedute sulla soglia di casa.
E' un po' come passare una dogana, o meglio ancora come ricevere una benedizione dalla gente del posto prima d'imboccare l'antica Fornera. I boschi adesso non sono più popolati da bestie feroci e da briganti, ma si parte bene sentendo alle spalle il sorridente consenso di chi è orgoglioso del proprio nido visitato da occasionali turisti!
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La "pila": una grossa pietra con fori piccoli in cui posare le noci e buchi più grandi in cui pestare riso e castagne. |
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L'antica Via della Fornera che collega Morezzi e Mombello |
La Fornera è la strada di ciottoli che sale a destra subito dopo la fine dell'asfalto...
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Frazione Rongio (famosa per il falò di Natale) vista da Morezzi |
...e arriva fino a Mombello (un bel percorso con le torce per la notte di Natale per arrivare al presepe di Morezzi e poi a Rongio per trarre auspici dal falò di tradizione celtica).
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A pochi passi da Morezzi si trovano i ruderi di una vecchia cascina: la "Furnera". Difficile dire se la strada abbia dato il nome alla casa o viceversa. |
E' una camminata ideale in autunno, inverno e all'inizio della primavera. L'ombra costante la rende gradevole anche in estate, stagione in cui però la vegetazione fitta rende certe deviazioni lungo i sentieri meno visibili e praticabili.
La vista sulla diga di Masserano con il Monte Barone è una sosta fotografica d'obbligo lungo la Fornera, anche di notte.
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Sosta fotografica nella zona "Castel d'Inari": la diga di Masserano con il Monte Barone sullo sfondo. |
Oggi vogliamo raggiungere Mongrandi, la frazione più alta del paese (circa 400 metri); quindi, giunti alla freccia gialla scegliamo il percorso della "Prevostura" e lasciamo la via principale (che ci condurrebbe subito a Mombello, dove arriveremo dopo)
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Il Professor Sergio Marucchi ci guida lungo i sentieri masseranesi. |
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Attenzioone a questo bivio: a sinistra! |
Ad un bivio successivo (senza segnalazioni), seguiamo il Professor Marucchi a sinistra.
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Quasi a Mongrandi |
Adesso cammineremo su di un vero e proprio sentiero fino a Mongrandi.
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Sculture naturali |
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Verso Frazione Mongrandi |
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In arrivo a Mongrandi, la frazione più alta di Masserano |
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Le cave di sabbia al Parco dell'Arcobaleno e frazioni di Curino. |
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Mongrandi |
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Il panorama su Masserano da Frazione Mongrandi (circa 400 metri): a sinistra si scorge Brusnengo e subito dopo il campanile di Mombello, più a destra quello della Chiesa dell'Annunciazione, all'interno della quale si trova la statua della Madonna nera "Salus Infirmorum". |
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A sinistra: Brusnengo |
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I fiori della Famiglia Negri, uscendo dal borgo. |
Lasciamo Mongrandi (anche qui come a Morezzi, con il sorriso dei residenti nell'accomiatarci!) e arriviamo alla strada principale (tra Masserano e Casapinta)...
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Tante possibilità di passeggiate |
...ma invece di scendere subito verso il paese, chiedo alla mia guida di fare una deviazione a destra e poi subito a sinistra...
...per salire alla Madonna degli Angeli (da non confondere con la Madonna degli Angeli tra i vigneti di Brusnengo, cui Baffidigatto ha dedicato un altro post).
Quindi svoltiamo subito a destra...
...per imboccare poco dopo lo sterrato a sinistra ...
...fino a scorgere la chiesa sull'altura fra gli alberi. Ricordo da bambina d'aver sentito tante volte mia mamma dire che sull'altare c'era una bellissima statua della Vergine circondata da piccoli angeli.
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La Madonna degli Angeli di Masserano |
Pochi metri più in alto si raggiunge la Croce, il punto più alto del paese, da cui si gode un bel panorama sui vigneti (controsole al pomeriggio).
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La Croce a Maggio |
Ritorniamo poi sui nostri passi fino alla strada asfaltata, e poi deviamo a destra...
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Se trovate questa cappella siete sulla strada giusta! |
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Questa è la via percorsa dalla mandria di Valter e Lauro Croso durante la transumanza notturna che avviene sempre l'ultimo sabato di maggio, da Brusnengo alla Valsessera. |
...fino al poggio panoramico su cui sorge la chiesa di San Bernarno, tra le Frazioni Costa e Perini.
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Il retro della chiesa di San Bernarndo (barocco piemontese, 1700) |
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A San Bernardo si svolgeva la festa del "Paga l'Öcc", occasione per fare l'occhiolino alle ragazze. |
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Masserano e Brusnengo: panorama dal poggio di San Bernarndo. |
Dopo una sosta panoramica d'obbligo, scendiamo lungo il sentiero accanto alla foglia di vite in ferro...
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..e attraversiamo Frazione Perini...
...fino a raggiungere nuovamente il nastro d'asfalto. Continuando a scendere si raggiungerebbe in un attimo Frazione Mombello; ma noi vogliamo arrivarci lungo un sentiero, e torniamo indietro in salita per qualche metro...
...fino ai piedi della chiesa in mattoni ...
...per imboccare lo sterrato che scende al margine destro della strada.
Da qui non si può sbagliare: si arriva dritti a Frazione Baltera...
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Baltera |
...la si attraversa lungo l'unica via principale sbirciando tra suggestivi portici e cortili...
...fino a quando non scorge il retro della chiesa di Mombello. Nella piazzetta ci sono una fontana e un'area picninc (è la prima fontana dall'inizio del percorso).
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Il retro della chiesa di San Defendente a Mombello (circa 1700). |
La strada sterrata che arriva da sinistra proprio ad un passo dalla fontana, è la Fornera, da noi abbandonata al bivio della Prevostura.
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Mia mamma da piccola faceva il chierichetto in questa chiesa (San Defendente) per Don Giuliboni, un prete "speciale": una volta all'anno affittava un'auto per portare i suoi giovani aiutanti in gita al lago con gelato premio. Un grande regalo per chi era bambino a cavallo degli anni '40 e '50. |
Anche a Mombello l'atmosfera ci invita a rallentare il passo: i luoghi non sono nuovi, ma le foto si rinnovano ad ogni passaggio, di giorno e di notte.
Ad un certo punto, la guida indica sulla sinistra una stradina sterrata...
...che passa sotto ad un balcone - ponte tra due case...
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Da notare le antiche pietre incise, sulla destra. |
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Le pietre medievali in una foto "rubata" dal libro di Don Vittorino Barale: "Il Principato di masserano e il Marchesato di Crevacuore". |
...e si allunga tra boschi e vigneti...
...passando accanto alla radura con alcune delle sculture di un artista di Mombello molto schivo e riservato: Dino China
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Funghi in legno di Dino China. Altre sue sculture sono visibili lungo la via della Fornera. |
Continuiamo a camminare andando oltre i vigneti...
...e alla fine della breve discesa giriamo a sinistra ( a destra si arriverebbe allo spiazzo sul retro del Palazzo dei Principi, sede del municipio, in località "Muntrin", che fu la discarica del paese circa 40 anni fa).
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Dopo i vigneti, a sinistra, mantenendo il sentiero principale. |
Percorrendo la lieve discesa si oltrepassa una cascina abbandonata e poi il sentiero si allarga di nuovo...
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Palme nella foresta masseranese. |
...fino ad arrivare ad un bivio, in cui una rudimentale freccia in legno per terra, messa apposta da Sergio Marucchi, invita ad andare a sinistra.
Da qui in poi non si può più sbagliare: il sentiero si fa stretto e ci conduce velocemente al punto da cui eravamo partiti...
...ovvero al crocevia tra Morezzi, Bozzone e Cacciano.
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Se non siete stanchi dopo l'anello, allungate la passeggiata fino all'abete e al lavatoio di Cacciano....e dal lavatoio potete imboccare un sentireo che sale nel bosco fino a Rongio...e dal parcheggio alla fine di Rongio, un altro sentiero vi ricondurrà verso Cacciano e il suo abete (meglio chiedere informazioni cammin facendo, per non perdersi girovagando nei boschi!). |
Una nota riguardo al bivio con la freccia di rami posata a terra.
Purtroppo, con l'esplodere del verde primaverile, è facile non vedere affatto quest' indicazione; per mal che vada, si arriverà sul retro del municipio, proprio davanti alla farmacia, e da lì, attraversando il paese fino al Borgo Antico (che vale da solo una visita a Masserano), basterà chiedere indicazioni per Cacciano.
Potete arrivarci seguendo la via principale: dal Borgo Antico a San Teonesto (chiesa del XII o XIII secolo), poi giù fino al cimitero, svoltando poi a sinistra fino a trovare il bivio per Cacciano e Morezzi dopo una curva.
Se invece trovate qualcuno che vi indichi il sentiero che parte dal Borgo Antico, sbucherete dal bosco duecento metri prima del solito crocevia di partenza. Buona passeggiata!
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I ruderi della chiesa di San Rocco (che fu il lazzaretto del paese per qualche tempo) lungo il sentiero dal Borgo Antico alla zona di Bozzone e Cacciano. Il sentiero si trova scendendo lungo la strada appena dopo la chiesa del Borgo Inferiore. RIngrazio la masseranese Roberta Filopante per avermi fatto scoprire questo luogo nascosto nel verde. |
Baffidigatto ha dedicato numerosi post a Masserano. Eccone alcuni:
https://www.baffidigatto.com/2020/01/camminata-natalizia-notturna-masserano.html
https://www.baffidigatto.com/2020/05/masserano-labete-di-cacciano-e-la-sua.html
https://www.baffidigatto.com/2016/04/rongio-di-masserano-e-via-della-croce.html
https://www.baffidigatto.com/2020/03/ci-ritroveremo-per-un-te-foto-di.html
https://www.baffidigatto.com/2016/02/il-volo-di-flaminia-di-enea-grosso-mi.html
https://www.baffidigatto.com/2020/02/il-ponticello-di-molino-camillo.html
https://www.baffidigatto.com/2017/06/masserano-corrado-corradino-e-il.html
https://www.baffidigatto.com/2020/02/il-ponticello-di-molino-camillo.html