sabato 16 maggio 2020

Masserano: l'abete di Cacciano e la fonte "caudana" #alberi monumentali #innamoratidelbiellese #luoghichesonopoesia #masserano

Testo e immagini di Enea Grosso

Tre scalini  tra le foglie di bambù e si è al cospetto del Signore del Tempio: l'Abete di Cacciano, nascosto in uno scrigno naturale ai margini del bosco.
Non appena si sfiora col piede il primo gradino, la consueta bisaccia di pensieri che sempre pesa attorno al collo scivola per terra: non vibra all'unisono con l'energia del luogo. 
L'unica offerta che si possa portare in questo  cerchio magico è il proprio silenzio e una piccola preghiera.

"La bellezza di cui ti circondi,
la bellezza secondo cui tu vivi,
la bellezza su cui fondi la tua vita"

Questa è la traduzione approssimata della Preghiera della Bellezza dei Navajo* (quasi impronunciabile per noi: "Nizhonigoo bil iina"). 

Sento le parole in sintonia con quest'angolo di mondo. 


Fotografia di Walter Guabello


Tre scalini
 

*L'antica   tradizione dei Navajo  non invita a  proteggersi dalle inevitabili ferite della vita, bensì a sublimarle attraverso bellezza e preghiera (termini che in questo contesto quasi si confondono), ponendo l'accento sulla responsabilità individuale e il collegamento tra il proprio mondo interno e quello  esterno.


"L'Abete Rosso di Cacciano fu messo a dimora nel 1887 da Giuseppe Zanone (1867-1937).
Nel 1906 un fulmine spezzò la punta facendo sì che i rami laterali assumessero un nuovo portamento policormico. In Savoia (e forse anche nel nostro Biellese...) si pensava che l'abete neutralizzasse gli effetti del malocchio ed impedisse al fulmine di cadere. Affinché la sua influenza fosse più intensa, la cima veniva mozzata in modo che i rami rimasti rappresentassero le cinque dita di una mano aperta".





 A due passi dall'abete, la fonte "caudana" offre ai passanti acqua fresca d'estate e leggermente tiepida in inverno: il posto ideale per una sosta nel verde. 







Il sentiero che sale alla destra della fontana conduce a Frazione Rongio attraverso il bosco


"Le prime notizie ufficiali risalgono al 1764, ma presumibilmente la fontana nasce col primitivo insediamento della Frazione di Cacciano.
L'acqua sgorga da una falda artesiana a 260 mt s.l.m. e risulta fresca d'estate e tiepida in inverno (da cui l'appellativo dialettale "caudana"). Si colloca tra le acque oligominerali e leggermente mineralizzate".




Frazione Cacciano è un ottimo punto di partenza per avventurarsi lungo  i numerosi sentieri intorno che invitano ad altrettante passeggiate: verso Frazione Rongio e Morezzi. la Via della Fornera e Mombello, il parco dell'Arcobaleno e la Diga, Curino e la Madonna degli Angeli di Brusnengo... Buona esplorazione! Venite a Masserano e innamoratevi del Biellese orientale. 


Camminando tra Cacciano e Rongio (Masserano)...

...si arriva al boschetto dei bambù.

La chioma dell' Abete. 

Fonte delle notizie sulla tradizione Navajo: "La Scienza perduta della Preghiera" di G. Braden, Macro Edizioni 










https://www.baffidigatto.com/2022/05/il-cedro-dhimalaya-di-biella.html





https://www.baffidigatto.com/2020/03/brusnengo-camminare-tra-i-vigneti-della.html




 https://www.baffidigatto.com/2020/05/in-un-giorno-di-primavera.html


https://www.baffidigatto.com/2020/01/la-sequoia-secolare-di-chiavazza.html





1 commento:

  1. A volte abbiamo delle bellezze sotto casa e non lo sappiamo. Grazie

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