domenica 17 maggio 2020

I cieli sul guado (tra Castelletto Cervo e Mottalciata) #innamoratidelbiellese



Il guado al torrente Cervo a Castelletto.(Biella)
Testo e immagini di Enea Grosso

Mi hanno spesso affascinata i cieli sul guado. Il posto non ha nulla di speciale: una strada di cemento  (realizzata dal compianto Cav. Gino Mosca). verde e campi attorno al torrente  tra Castelletto Cervo e Mottalciata,  un paio di chiese e un castello nelle vicinanze



Ma in certi giorni di luce tersa non si può fare a meno di affrettarsi quaggiù a fotografare il cielo riflesso tra le due sbarre (che si abbassano in caso di pioggia) e le nuvole distese sui prati come pennellate bianco azzurre a completare la bellezza delle montagne in lontananza. 
Sapessi tenere il pennello in mano, verrei spesso qui a dipingere le variazioni della luce come fece Monet con la cattedrale di Rouen, in Normandia. 


Le Alpi Biellesi viste da Mottalciata, a due passi dal guado.


A destra la chiesa di Castelletto Cervo, di cui fu parroco Don Vanni Ferraro, cappellano degli alpini e musicista.


Mottalciata (Biella)


La spiaggia del guado all'ora del tramonto.


Le Alpi biellesi viste dal ponte di San Vincenzo a Mottalciata (Biella, Piemonte)

Cielo a Mottalciata, 2020

Il guado del Torrente Cervo e la spiaggia
San Vincenzo a Mottalciata


Un laghetto nella campagna nei pressi del guado, vicino alla chiesa di San Vincenzo, dove  abitò Don Gianluigi Passuello, parroco di Mottalciata per molti anni.




https://www.baffidigatto.com/2017/03/racconto-casimiro-e-la-musica-del-guado.html




https://www.baffidigatto.com/2016/04/in-un-giorno-di-vento.html



Il lago degli asinelli

6 commenti:

  1. Enea..ma tu dipingi..eccome! Con un click della tua macchina foto e..von le parole. Brava!

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  2. Percorsi per la prima volta la strada del guado nel 1990. Mio padre mi indicò questa scorciatoia per raggiungere Mottalciata senza passare da Cossato. Dovevo raggiungere Mottalciata da Roasio per sostituire insegnanti per brevi periodi. Ero allora una precaria. Disponevo di pochissime entrate. E la strada del guado mi permetteva di risparmiare, tra andata e ritorno, 20 km al giorno. Insomma un guadagno in tempo e denaro. Ma a furia di transitare su questo guado mi accorsi di quanto questo luogo fosse bello. Anche la zona al di là del torrente, verso Mottalciata, era una campagna meravigliosa rimasta intatta nel tempo. Le fotografie di Baffi di gatto ne sono la testimonianza. Cieli infiniti, il bel corso d'acqua, le chiese nei campi. Ora dopo tanti anni percorro di tanto in tanto quella strada per il puro piacere di ammirare i luoghi, gli stessi di queste immagini, per il senso di pace che trasmettono. Ringrazio mio padre per avermi fatto conoscere questo luogo e Baffi di gatto per averlo fatto conoscere a chi ne ignorava l'esistenza. Silvia Bertoletto.

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    1. Lunedì 4 novembre 2024 dalle 12,00 alle 14,00 su www.radiobandito.it parleremo di Gifflenga e dei vostri piccoli preziosi aneddoti riguardo il guado. Grazie per gli scorci fotografici e i racconti emozionali che trasmettono serenità.

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  3. Silvia, grazie per il tuo meraviglioso commento! Sono felice di leggere quanto questi luoghi - ignorati dagli enti turistici - ti siano cari. Grazie per il tuo tempo dedicato a scrivere queste righe. Spero che come noi anche tante altre persone guardino i cieli sul guado e la campagna attorno con occhi di bambini.

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