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martedì 25 febbraio 2020

Sono giorni in cui possiamo scegliere


Sono giorni di perplessità, stupore, timore; di stordimento. Sono giorni in cui possiamo scegliere di spegnere la tivù, mollare i social, e uscire a fare due passi nel vicino bosco, nel parco, lungo il viale alberato. Giusto il tempo che avremmo dedicato a uno schermo. Giusto per dare a intendere che abbiamo afferrato il messaggio. È l'interruzione temporanea di cui abbiamo bisogno.

Sono giorni in cui, dopo aver recepito le norme di sicurezza, di comportamento, possiamo scegliere di non fare rumore. Di tacere, alla ricerca di qualcosa che esiste anche quando non lo ascoltiamo: il silenzio. Accogliamolo come forma di rispetto collettivo, come quando ne osserviamo alcuni minuti durante una commemorazione. Plachiamo l'attività frenetica dei pensieri.

In questi giorni di città ferme, di locali chiusi, di metropolitane vuote, facciamoci un regalo: recuperiamoci da quel fondo di scatola vuota che spesso ci riduciamo a essere. La crisi, disse Einstein, può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. Sono le situazioni insolite, complesse, e purtroppo anche drammatiche, a stimolare una reazione. La reazione.

Chi supera la crisi - asserì ancora lo scienziato - supera sé stesso senza essere superato. Sono parole di una vastità che disorienta; pensiamoci però. Soprattutto in questi giorni in cui abbiamo la sensazione di non avere controllo. Gettiamo buone basi. Facciamo che a dilagare non sia una pandemia, la vasta famiglia dei Coronavirus*, nello specifico il COVID-19, ma la forza dei nostri pensieri. Scelti.

In una delle sue poesie, Anna Raviglione scrive: "Straripa la follia /onda fangosa /che ingoia la luce /e scie apocalittiche /a incidere il cielo /tra urla di trombe. /Poi resta il silenzio /irreale e scuro /fobia dell'ignoto. /Ma c'è una brezza /che culla il domani /sfiorando le gemme. /E torneranno i fiori".

Anna Arietti

Ringrazio la scrittrice Anna Raviglione (fonte voloinfinito.wordpress.com, "Torneranno i fiori") e il giornalista RAI Pino Scaccia, autore della fotografia di copertina (Chernobyl 2006), per la gentile concessione.

* fonte www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus

Aggiornamento 2 marzo 2020. Effetto "Coronavirus". 
Parcheggio in Baraggia al completo.
 Tutti a camminare nel bosco.


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2 commenti:

  1. Bello, spero che chi leggerà saprà cogliere il giusto senso e lo metta in pratica.
    Brava Anna

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  2. Stiamo attenti, però, a certe reazioni spropositate che aumentano solo la confusione d'idee che c'è già!!! Ciao

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