Se abbandoniamo una casa, la natura prima o poi se la riprenderà. I rami degli alberi, i rovi, raggiungeranno le finestre e il tetto. Sulle rovine rinascerà la vita e a volte è giusto che sia così. Certo che se la rinuncia riguarda una borgata intera, un paese, o addirittura un territorio, come accade nel Biellese, fa tristezza.
È anche vero però che, di fronte a una situazione negativa, le persone tendenzialmente adottano una modalità di risposta reattiva e positiva. A Nagoro, sull'isola di Shikoku in Giappone, per far fronte allo spopolamento causato dalla mancanza di lavoro, una donna, Ayano Tsukimi, crea pupazzi le cui fattezze ricordano le persone che vissero nel villaggio e la trovata piace talmente che a tornare sono i turisti. Il video documentario realizzato da Fritz Schumann è su una delle piattaforme social più in voga e s'intitola The Valley of dolls, La valle delle bambole.
Quindi se la soluzione semplice al problema apparentemente complesso è reagire, i ragazzi, i millennial che ricominciano a prendersi cura della terra dei nonni, lo hanno compreso. Ma gli imprenditori che potrebbero investire e gli amministratori della cosa pubblica che potrebbero collaborare fra di loro, cosa stanno facendo?
Capiamoci. L'idea di apparire un domani nelle sembianze di un fantoccio intento a scrivere, non mi entusiasma. Piuttosto vedo nell'iniziativa quella buona volontà, quell'abilità di attrarre che nel biellese manca, pur vantando risorse, soprattutto naturali, che possono farsi patrimonio. Serve crederci tutti. E serve formazione.
Dobbiamo imparare a guardare da prospettive diverse. Adottare gli occhi del turista anche a casa nostra. Il nostro territorio si è trasformato, adesso dobbiamo cambiare anche noi, mi disse anni fa il sindaco di un piccolo comune biellese. In alternativa potremo sempre diventare dei pupazzi.
Anna Arietti
(testo e immagini)
Per saperne di più:
https://www.baffidigatto.com/2017/06/non-ci-sono-motivi-per-rimanere.html
https://www.baffidigatto.com/2019/12/heidi-e-guido.html
https://www.baffidigatto.com/2016/08/la-borgata-con-un-solo-abitante.html
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