La rassegna dei costumi tradizionali della Valmastallone prende per mano anche chi è scevro di memorie e di competenze delle genti valligiane.
L'edizione 2019 si svolge domenica 16 giugno a Sabbia. La prossima si terrà a Rimella. Sempre a rotazione spetterà poi a Fobello, Cravagliana, Cervatto e Cervarolo.
Le donne con gli abiti della domenica, da matrimonio, da contadina, da lutto, siedono sulle panche, all'ombra, in attesa che la festa abbia inizio.
Le curiosità sul loro variopinto abbigliamento conquistano la comunità. "Nei giorni di festa a Sabbia si portano le scarpe eleganti col tacco - fanno notare, rimirando le proprie, nere -. Altrove va lo scapin, la calzatura realizzata con ritagli di tessuto e corde di canapa". Sul petto spiccano spille ricercate, difficili da imitare. Le più anziane, con fierezza, ne evidenziano l'antica fattura. Sono state della mamma, della nonna, come pure gli orecchini e gli anelli.
A prendere la parola sul palco sono le coordinatrici di casa, Paola e Germana. Quest'ultima esordisce con uno strepitoso "Bundì" e invita ad applaudire: "Le donne in costume portano orgogliosamente avanti la tradizione e il ricordo delle nonne che cucirono i vestiti. Oggi è anche il giorno del trionfo del puncetto, del ligam e della nostra Valmastallone".
I ligam sono nastri multicolore utilizzati per decorare e arricchire i costumi. Si indossano annodati con un grande fiocco. Idealmente congiungono passato e futuro.
Sul palco si raggruppano bambini e ragazzi per la foto di rito. L'immagine scuote come un ceffone benevolo chi capita lì per caso, che osserva tutto quel folclore come se fosse la conclusione di una favola. Invece ai piccoli è chiaro che si ritroveranno da adulti a guardare gli scatti eseguiti anno dopo anno, di ogni rassegna, come se fosse l'album di famiglia.
Prima del rinfresco balzano i nomi di chi, in quel consorzio umano, contribuisce alla riuscita della giornata. Ci sono i volontari, insostituibili, le cartoline del Giancarlo, l'associazione "Sabbia nel cuore", Marco e i ragazzi con la fisarmonica, l'Amministrazione di Varallo, Paolo del rinfresco e le Pro Loco.
Una bella festa. Voglia di stare insieme. Di riconoscersi. Di appartenere al luogo: paesi radicati su spalle verdi, distanti fra loro. Vicini per cultura e tradizione alpina.
Anna Arietti
(testo, fotografie e video)
La sfilata
La Valmastallone
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