Il nasturzio nano rampicante a fine novembre è ancora lì tutto vanitoso. I suoi fiori, come il sole d'autunno, illuminano l'angolo umido del giardino.
Da nasus (naso) e tortus (torcere), che fa torcere il naso per l'odore piccante delle foglie, il nasturzio è un'erbacea - perenne o annuale, dipende dal clima - originaria del Sud America, Perù.
Ama le zone anche in pieno sole, ma umide. Spesso viene confuso con il crescione d'acqua (Nasturtium officinale).
Il nome del nasturzio comune è Tropaeolum majus, o cappuccina, dal greco "tropaion" (da Linneo), trofeo, in quanto ricorda un palo sulla cui cima si legavano elmi e spade, come bottino di battaglia.
In inglese si chiama yellow larkes spurr (da John Parkinson), speronella gialla (rif. sperone), in francese si chiama capucine (da Nicolás Monardes), a ricordare appunto il copricapo (rif. elmo).
Le foglie sono idrorepellenti, le gocce di acqua scivolano su di esse senza lasciare traccia. È l'effetto loto che si osserva anche sull'omonimo fiore.
I diritti relativi ai testi, alle fotografie e ai video presenti in questo portale, ove non diversamente indicato, sono di proprietà di chi collabora con noi e degli autori stessi.
Da nasus (naso) e tortus (torcere), che fa torcere il naso per l'odore piccante delle foglie, il nasturzio è un'erbacea - perenne o annuale, dipende dal clima - originaria del Sud America, Perù.
Ama le zone anche in pieno sole, ma umide. Spesso viene confuso con il crescione d'acqua (Nasturtium officinale).
Il nome del nasturzio comune è Tropaeolum majus, o cappuccina, dal greco "tropaion" (da Linneo), trofeo, in quanto ricorda un palo sulla cui cima si legavano elmi e spade, come bottino di battaglia.
In inglese si chiama yellow larkes spurr (da John Parkinson), speronella gialla (rif. sperone), in francese si chiama capucine (da Nicolás Monardes), a ricordare appunto il copricapo (rif. elmo).
Le foglie sono idrorepellenti, le gocce di acqua scivolano su di esse senza lasciare traccia. È l'effetto loto che si osserva anche sull'omonimo fiore.
Le fotografie sono state scattate nel "Giardino di Corinna"
- Biella -
Anna Arietti
(testo e immagini)
Anna Arietti
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