Lo ricordavano spesso i nostri vecchi, anche nonno Gildo e nonna Edvige… i tuoi bisnonni. Di certo l’ho sentito dire almeno fino agli anni Sessanta, poi coloro che ne parlavano sono morti. Ricordo che si doveva battere la schiena contro la roccia, mi pare per tre volte”.
E funzionava?
“Non lo so”.
testo e fotografie di Anna Arietti
ricordo di Diego Arietti, mio padre
Un'antica usanza pagana invece nomina il masso "roch d’la vita" o della fertilità. Ancor prima dell'arrivo di Sant'Eusebio, le donne con problemi di fertilità giravano più volte intorno alla roccia e vi strofinavano il basso ventre per trasferire l'energia buona del masso al loro corpo.
Il masso si trova al Santuario di Oropa (Biella), nei pressi della Basilica Nuova, adiacente all'imbocco della Strada provinciale 513 per Rosazza - San Giovanni.
"Secondo la tradizione, la statua della Madonna Nera di Oropa venne portata da Sant'Eusebio dalla Palestina nel IV secolo d.C. mentre fuggiva dalla furia della persecuzione ariana. Adoperandosi per la diffusione della devozione mariana, Sant'Eusebio avrebbe nascosto la statua tra le rocce dove ora sorge la Cappella del Roc, costruita nella prima metà del Settecento dagli abitanti di Fontainemore, località valdostana ancora oggi fortemente legata al Santuario dall'antica processione che si snoda ogni cinque anni tra i monti che separano le due vallate". Fonte santuariodioropa.it
ricordo di Diego Arietti, mio padre
Il masso si trova al Santuario di Oropa (Biella), nei pressi della Basilica Nuova, adiacente all'imbocco della Strada provinciale 513 per Rosazza - San Giovanni.
"Secondo la tradizione, la statua della Madonna Nera di Oropa venne portata da Sant'Eusebio dalla Palestina nel IV secolo d.C. mentre fuggiva dalla furia della persecuzione ariana. Adoperandosi per la diffusione della devozione mariana, Sant'Eusebio avrebbe nascosto la statua tra le rocce dove ora sorge la Cappella del Roc, costruita nella prima metà del Settecento dagli abitanti di Fontainemore, località valdostana ancora oggi fortemente legata al Santuario dall'antica processione che si snoda ogni cinque anni tra i monti che separano le due vallate". Fonte santuariodioropa.it
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Per informazioni o segnalazioni potete scrivere a cartabiancamedia@gmail.com
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