Dalla prospettiva di un bambù
il cielo di oggi
è sempre il più bello.
Parlo dei bambù schiacciati dentro ai vasi,
che potrebbero incrociare
- con studiata arroganza,
in un giorno di vento o di forte temporale -
tutte quante le foglie, come fossero braccia,
e lasciare la danza
ai fratelli più belli,
con le chiome felici
- e le lunghe radici
leste a scivolare
lungo i fiumi e nei prati -
tesi verso il cielo sempre,
ogni momento
senza l'ombra e il cemento
del balcone di sopra,
ondeggianti e sicuri
- davanti alle montagne -
di poterle guardare
fino all'ultima goccia
di tramonto
e di sole.
Quelli dentro ai vasi
non hanno libertà
ma sono così belli
che forse non lo sanno.
E nel loro ondeggiare
tra inferriate e ringhiere,
sono sempre felici
senza alcuna ragione,
senza alcuna ragione,
senza mai vacillare
- resilienti e tenaci,
verdi in ogni stagione.
(Testo e immagini di Enea Grosso)