Non si offenderà la poetessa Mariangela Gualtieri se prendo in prestito alcuni suoi versi dedicati ai giacinti per accompagnare l'esplosiva bellezza dei cactus.
Allo scoccare dell'estate 'sparano' i loro proiettili di fiori con una leggerezza disarmante e una elegante, ben celata spavalderia.
Mi sembra di sentire una risatina, trattenuta a fatica tra le spine magiche, per lo stupore degli umani davanti al loro mistero senza radici, poca acqua e terra povera.
Nel cuore del loro tronco spinoso - certo devono avere un cuore per immaginare i loro fiori così belli - chissà quale misteriosa alchimia di luce si nasconde.
"La danza degli immobili fiori
tutta eleganza
chi celebra?Quale presenza
che il mio occhio non vede
ha un tale trabocco di bellezza
e chiama perentoria al culmine di loro
tutti i fiori?
Chi vi chiami non so - a chi diate obbedienza".
(Testo e immagini di Enea Grosso)