Per la strada non incontri nessuno, ma è solo apparenza. Tutti ti vedono e presto tutti sapranno tutto di te, facendoti sentire al sicuro.
Se senti una voce distingui le parole già da lontano. Arriva dal cortile, dove due anziani stanno uscendo di casa. Quasi sicuramente andranno a fare spesa e una capatina al cimitero. Pochi passi e incontri il negozio, dove il Luca (con l’articolo, perché siamo in Piemonte) vende il pane fresco, il maccagno e le coccole per l’anima. E allora senti dire: “Dammi anche due fette di quel crudo buono, che le mangio stasera”.
Fra una casa e l’altra la luce del mattino modula le ombre, come in una poesia.
In fondo alla via, l’unica, ci sono il municipio e la chiesa. Il vialetto alberato ospita un binocolo in postazione fissa dove puoi trascorrerci le ore. Il bosco, di questi tempi d’inizio autunno, sfoggia abiti diversi ad ogni colpo d’occhio. A monte l’Oasi Zegna racconta già tanto delle Alpi, mentre a valle lo sguardo scema nella Pianura Padana.
Camandona.
Camandona.
testo e fotografie di Anna Arietti
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