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sabato 26 agosto 2017

La bottega di Montesinaro






















Situato a poco più di mille metri d’altezza, è uno dei negozi di generi alimentari più “in quota” del Biellese. Per arrivarci percorri sentieri in ciottolato, scalini in pietra o, per scegliere la via più agevole, attraversi il parco giochi, come indica il cartello.

La bottega di Montesinaro, l’unica frazione di Piedicavallo, in Valle Cervo, si affaccia su piazza Valz Comin, di fianco alla chiesa, dove una fontana zampilla rumorosa. L’insegna, se vuoi, è vistosa: è l’unica. Superata la soglia sembra di entrare in un’abitazione privata. Un corridoio vetrato conduce al negozio vero e proprio dove incontri Silvia, 53 anni.

“Abbiamo rilevato l’attività nel 1987 e gestita fino al 1991, per riprenderla poi nel 1997. Siamo qui ormai da vent’anni io e Mauro, che adesso non c’è perché seguiamo pure un negozio a Tollegno - spiega -. Abbiamo deciso di gestirne anche un altro perché qui ormai mancano gli anziani, che ci tengono al servizio e che animano la frazione anche soltanto con le loro chiacchierate. I giovani utilizzano il paese come se fosse un dormitorio. Pure i bambini ormai si usa portarli a scuola a valle”.

Il racconto vira sul malinconico, quando entrano due “turisti quasi residenti”, come si autodefiniscono. Flavio e Daniela sono di Verona, ma frequentano la Valle “per il paesaggio” e non soltanto. “Ci sono anche tante belle case, rustiche e antiche, un po’ come le persone di qui - dicono -“. La descrizione fa sorridere Silvia, originaria di Piedicavallo, che poi prosegue: “Abbiamo tante abitazioni, è vero, ma i turisti faticano a trovare una casa in affitto, perché adesso si preferisce venderle. Montesinaro è destinato a diventare un luogo di villeggiatura, un posto tranquillo, soprattutto in inverno, quando i residenti si riducono ad una cinquantina, mentre in estate la popolazione come minimo raddoppia”.

Ripercorrendo il corridoio luminoso, Silvia spiega che un tempo la palazzina era adibita ad asilo, una scoperta che motiva la particolare vetrata, intanto in negozio è tutto un andirivieni di donne che oltre alla solita spesa chiedono dei pacchi di zucchero. Il giorno successivo in piazza si svolgerà una vendita benefica di torte.

Anna Arietti

(testo e immagini)




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