“Sono gli aironi e gli ibis che si mangiano le rane, che rovinano tutto. Questa cosa non va bene. Gli ambientalisti credono di sapere, ma non è così. Se poi i cinghiali li puoi mettere in pentola, questi uccelli non sono neanche buoni da mangiare. Ho 88 anni; sono giovane come una pietra piccola, ormai non cresco più, ma non mi danno ascolto”.
Da sotto il cappello dalle tese larghe sorride, con una mano riprende l’amo e lo lancia tra i fili alti dell’erba.
“Mi passa anche la voglia di venire a cercare rane, poi però mi ritrovo a casa, da sola, ci penso e torno, perché lo faccio da una vita”.
testo e fotografie di Anna Arietti
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