I mille metri di corsa in salita dal cuore di Mosso all'Argimonia richiedono un ottimo allenamento! Ma il percorso in sé - almeno fino al Bocchetto Luvera - è una gradevole camminata alla portata di tutti.
Partiamo dalla piazza principale della chiesa di Mosso - paese noto per il
Presepe Gigante - dirigendoci verso l'istituto Motta e risalendo la decisa salita a sinistra in direzione di Oretto.
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La Mosso Vertical Mille segue il sentiero L21 |
La strada è fiancheggiata dall'alto muraglione che nasconde Villa Grazia e il suo giardino, entrambi purtroppo in stato di abbandono.
Continuando in salita, dopo pochi minuti si incontra la piccola chiesa di San Pietro.
Attraversata la borgata, imbocchiamo a sinistra la mulattiera che conduce alla Frazione Marchetto, la sede originaria del Presepe Gigante.
La mulattiera prosegue oltre la strada asfaltata attraverso la frazione...
...passa accanto alla chiesa,,,
...e ad una fontana d'acqua fresca e potabile...
...da cui, alzando lo sguardo, si vede una grande casa di tre piani con nessuna attrattiva particolare, se non per me: era la
casa del 'Richin' e della 'Lidia', i miei nonni, cui apparteneva il grande prato dove adesso si tiene il tradizionale
falò di Natale.
Attraversata la frazione per intero, continuiamo la salita - ora più dolce - in direzione di Capomosso...
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Il prato del falò |
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...sostando qualche minuto a leggere i cartelli che informativi sull'Anello Verde, la Vertical Mille (di cui stiamo seguendo il tracciato), il Cammino di San Carlo e altro ancora.
Doveste per caso incontrare il Signor
Franco Grosso (nella foto), sospendete la lettura e non lasciatevelo sfuggire: non c'è domanda sui sentieri, sulle montagne e sulla storia del Biellese cui non sappia rispondere, ed è lui l'autore delle tavole disseminate in tutta l'Oasi Zegna.
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Franco Grosso al falò natalizio 2016 |
Oltrepassate le villette a schiera, sul lato destro della strada imbocchiamo una mulattiera - segnalata da una cappella vuota - che ci porterà direttamente a Capomosso evitando i tornanti.
Alla successiva cappella giriamo a sinistra e percorriamo la frazione per intero...
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Il Biellese ai piedi di Capomosso |
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La chiesa di Capomosso |
...fino a ricongiungerci alla strada asfaltata, attraversata la quale, girando a sinistra, presto si trova l'imbocco del sentiero L21. Seguendo la freccia per il Bocchetto Luvera, dopo il primo tratto di salita si arriva ad una cappella che merita una breve sosta (se si è turisti e non atleti in allenamento, naturalmente!):
la cappella dell' "angelo nero" dipinta da Guidalberto Chiti intorno al 1990.
Curiosità: Franco Grosso conosce il modello dell'angelo che ora ha 30 anni.
Continuiamo a seguire le indicazioni verso il Bocchetto...
...raggiungendo il bosco di betulle in cima al colle, da cui s'inizia a scorgere la Strada Panoramica che attraversa l'Oasi Zegna.
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Sullo sfondo in alto: il Bocchetto Luvera lungo la Panoramica Zegna |
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In lontananza svetta l'inconfondibile cima del Monviso |
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Le "luvere" erano le trappole per i lupi, un tempo numerosi in questa zona. |
Siamo ad un passo dalla meta, nel cuore dell'Oasi Zegna.
Il percorso completo della Mosso Vertical Mille prosegue ancora sul retro della Locanda Argimonia, fino alla cima dell'omonima Rocca...
...ma la passeggiata può anche concludersi qui, con un buon piatto di
polenta concia e un bicchiere di vino!
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La tipica "polenta concia" |
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Il Carabus Olympiae |
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Chissà se Guidalberto Chiti si ispirò a questa canzone del '49! |
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"Quando dipingi le chiese
là tra le candele accese,
fra gli arcangeli, ti prego,
metti un angioletto negro!"
https://it-it.facebook.com/mossoverticalmille/
www.mossoverticalmille.it/
http://baffidigatto2.blogspot.it/2016/03/la-luna-e-le-perle-di-miele.html (al link di questo post, dopo il racconto, troverete informazioni sul Carabus Olympiae)
http://baffidigatto2.blogspot.it/2016/03/le-perle-del-nonno-loasi-zegna.html
http://baffidigatto2.blogspot.it/2016/12/si-fa-per-far-vivere-il-paese.html
http://baffidigatto2.blogspot.it/2017/01/falo-di-marchetto-fiabe-tra-le-fiamme.html
(per riferimenti al Presepe Gigante, Mosso, al falò di Natale, all'Oasi Zegna, Ermenegildo Zegna, la Conca dei Rododendri)
Testo e foto di Enea Grosso