In via Mazzini a Cossato da qualche mese ha aperto un negozio che dà nell’occhio, soprattutto se sei donna, a prescindere da quanto badi alla femminilità. E’ uno di quei posti dove prima o poi scivoli dentro. Si chiama “Capelli & Manie”, propone tutto per la cura dei capelli, appunto, e per la persona. Dall’altra parte del banco s’incontra Sabrina, 46 anni. Lei è una di quelle tipe che dall’oggi al domani ha saputo ribaltare la sua vita come un calzino.
“Ho svolto diversi lavori - racconta -. Sono stata anche mamma a tempo pieno, ogni momento ha un suo valore. In seguito ho trovato un impiego parti time di cui però ero stufa per una serie di motivi. E’ stato così, un po’ per sfida, che ho iniziato a guardami intorno e siccome con la famiglia si fanno vacanze in Toscana, ho iniziato a considerare, anzi è stato mio marito Roberto a farmela notare, l’opportunità di aprire un negozio in franchising. Una sera, in un attimo di particolare stanchezza e stufa della vita che facevo, di quelle che trascorri svogliatamente davanti alla tivù, ho fatto una ricerca sul tablet e l’attenzione si è fermata casualmente sull’attività che ho poi scelto di gestire. Ci ho dormito su per qualche notte, infine ho deciso di cambiare. Alla mia età certe scelte vanno definite o abbandonate. Non ci puoi pensare all’infinito”.
Sostenuta dalla famiglia, l’avventura inizia. Sabrina contatta uno dei titolari, Marco, con il quale fa una chiacchierata e un successivo un incontro e il nuovo lavoro inizia.
“Ho lasciato la mia precedente attività a ottobre e a dicembre ho aperto quella nuova. L’incontro in Toscana è andato bene. Sentivo di parlare con persone normali, sincere. Non hanno creato sogni o illusioni. Si sono mostrate decisamente con i piedi per terra. L’investimento richiesto è stato ragionevole, all’incirca come se ci fossimo comprati un’auto nuova. Sarò pure stata un po’ incosciente, ma ho sentito di poterlo fare. Se fosse dipeso dalla mia mamma, più calcolatrice, ragioniera, non avrebbe osato. Diciamo che non mi sono fatta influenzare dai vari ‘ma tu non sei a posto, cosa ti è saltato in mente’ e mi sono lanciata. Che sarà, dico io, se dovesse andare male ci penserò, intanto lavoro in un bel settore dove c’è movimento”.
In negozio arrivano tante donne, anche se gli uomini curano l’aspetto alla medesima stregua, se non di più. Rimanere per un po’ con Sabrina è interessante. L’universo femminile non finisce di stupire e di divertire. In tante vedono nel momento l’opportunità di raccontare di tutto, senza trascurare dettagli intimi che lasciano attoniti i mariti capitati lì per caso. Dalla richiesta di una lacca al rossetto, alla tinta per i capelli, che deve proprio essere quella della volta prima, con tanto di scatola vuota in mano, al decolorante rapido per baffi e sopracciglia, con cui dicono di ottenere un bell’effetto schiarendo pure le parti intime, le donne sono così.
“In negozio mi rilasso, non devo pensare alle mille cose come quando sono fuori. Mi metto a disposizione delle clienti. Le ascolto volentieri, si creano dei bei rapporti, e funziona, senza togliere nulla all’attività dei parrucchieri che rispetto e che tra l’altro vengono anche a servirsi. Da me si fanno soltanto i piccoli ritocchi, che portano ugualmente un notevole risparmio. Gli unici che forse non hanno ancora ben realizzato il cambiamento sono i miei famigliari; non posso più essere a loro completa disposizione. Del resto ho voluto essere coerente. Non sopporto l’andazzo biellese, dove in tanti si lamentano ma non fanno nulla per cambiare. Se tutti ci muoviamo, qualcosa di positivo accade”. Proprio così. Non deve mancare la cura per ciò che si è. A ricordarlo è una donna sulla settantina che chiede la tinta bionda, ma non troppo: “Non vado più a ballare, neh, ma mi piace avere una bella testa. Voglio sentirmi bene”.
Anna Arietti
Sabrina |
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