"Gli ospiti amano chiacchierare con la gente del posto; si crea un'interessante scambio culturale - spiega Giulia -. Ci si confronta con idee, età e lingue diverse, con fluidità. Le persone che arrivano a Callabiana amano viaggiare e lo sanno fare in un modo che molti di noi italiani, non parliamo poi dei biellesi, non si immaginano neppure. Fanno esperienze diverse, cogliendo le opportunità. Due ragazzi arrivati all'aeroporto di Torino, avendo del tempo prima di raggiungere Sestriere, dove erano attesi, ci hanno scovati su internet e hanno allungato il giro. Per molti di noi, me compresa, la vacanza è viaggiare comodi, fissando in anticipo la meta. L'impressione che danno invece molti stranieri è di sapersi muovere più easy, facilmente. Per il nostro lavoro è stimolante vivere questi rapporti di fiducia, amicizia, che fanno tanto famiglia. Abbiamo notato che gli eventi promossi sul territorio hanno una loro rilevanza. La festa celtica o la proposta dei borghi più belli d'Italia, ad esempio, hanno fatto da richiamo, portando visitatori anche nella nostra Valle".
A Callabiana si fa tutto nel piccolo, ma forse questo è il suo segreto. Il paesino, meno di duecento abitanti, ha una minuscola isola amministrativa in alta Valle Cervo, compresa fra il colle della Mologna Piccola e la Punta Serange, addossata alla Valle d'Aosta. E' la capocchia di spillo che ha fatto guadagnare il finanziamento governativo per Comuni confinanti con le Regioni a statuto speciale, da 770 mila euro, destinato allo sviluppo sociale e turistico. Con la somma è stata ampliata la sede estiva della Pro loco, sono stati realizzati parcheggi e asfaltate strade, come dice il sindaco "per uno sviluppo strutturale", sistemati i sentieri e la relativa cartellonistica. In corso d'opera c'è la posa della fibra ottica per la connessione internet veloce e, infine, è stata realizzata l'area relax, come ci tengono che venga chiamata, una roba da sogno, dotata di vasche idromassaggio, per la quale, del gruzzolo, sarebbero stati spesi 60 mila euro.
"L'idea del sindaco, di investire nel turismo, e non nel sociale, è stata duramente criticata – prosegue -, io invece voglio difenderla. La sua politica sta riportando la vita in paese. Abbiamo aria e acqua di qualità impareggiabili, perché non valorizzarle? Abbiamo un clima slow holiday, un ambiente sereno da vacanza tutto l'anno. C'è stata l'opportunità di ricevere finanziamenti e ha fatto bene a coglierla. La questione è che nel Biellese siamo 'sèrà', chiusi. So che stanno predisponendo per la linea internet veloce che offrirà, per come la vedo io, la possibilità di lavorare nel mondo, rimanendo comodamente a Callabiana, seduti davanti a un pc. E' un modo per ripopolare la Valle. Investire nel turismo avrà una ricaduta positiva anche nel sociale".
Il progetto comunale vedeva nella piccola scuola un centro di incontro per i residenti in paese e nei comuni vicini e lo spirito che si percepisce rispecchia la volontà. Già al mattino presto c'è un andirivieni di persone che si salutano amichevolmente. Più avanti nella giornata verranno a giocare a carte e una volta alla settimana si suona la chitarra; a volte si balla pure.
"Ci tengo a dirlo, siamo dog friendly; gli animali sono ben accetti per davvero, non soltanto perché lo dice la legge. Abbiamo già ospitato un mulo, un cavallo e un'infinità di cani – l'affermazione trova riscontro; nella visita alla struttura si è accompagnati anche da Stellina e Pechy, due cagnolini scodinzolanti -. Di tutte le persone speciali che arrivano, una mi è rimasta nel cuore – conclude Giulia -. E' accaduto una sera, che mi trovavo pure sola. Attendevo tre persone; a mezzanotte non erano ancora arrivate, il che, non lo nego, mi aveva infastidita. Un'ora dopo ero messa anche peggio e quando finalmente le ho avute di fronte le ho riprese in malo modo. Nei giorni successivi alla loro partenza, ho scoperto che uno era un noto giornalista. Nonostante la sfuriata, aveva poi scritto belle parole su di noi, commuovendomi".
Anna Arietti
(testo e immagini)
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