lunedì 30 maggio 2016

Il cuore antico della transumanza - Post aggiornato con una galleria di foto di transumanze tra il 2011 e il 2020 #oasizegna #innamoratidelbiellese

Brusnengo (Bi) - Transumanza 2016

Testo e immagini di Enea Grosso   

Nella transumanza batte un cuore antico che si rinnova ad ogni stagione. 
Un cuore in cui convivono duro lavoro e clima di festa, un gran senso pratico e un pizzico di poesia... come la nascita di un vitellino all'alba,  dalle parti di Pianezze, un'ora e mezza prima d'incontrare il pubblico in attesa a Cerale, pronto a percorrere il sentiero che  da Camandona sale al Bocchetto Sessera.
E' sempre festoso questo tratto del percorso.

 Verso il Bocchetto Sessera (Transumanza 2011)

La partenza nella notte  invece è un momento più quieto e raccolto.
E' un appuntamento nel buio. La presenza della mandria nei recinti è tradita solo dal suono dei campanacci.
Gli occhi enormi delle mucche brillano per qualche  attimo solo se incrociano la luce di una torcia.
Una lampadina fioca illumina l'interno della casupola a lato della roulotte dove si riposano i pastori  prima della partenza - rigorosamente dopo la mezzanotte di venerdì! Perché, come diceva e dice Il Valter, "di Venere e di Marte né si arriva né si parte".  Col passaggio dello scettro della mandria da Valter al figlio Lauro, il momento della partenza è variato (sia nel giorno che nell'ora, si parte di sabato verso le 21), ma lo spirito di questa antica tradizione  resta intatto.. 



Quella che vi racconto è la partenza del Maggio 2016.
Nell'oscurità le poche voci sparse raccontano frammenti di vita e ricordi. 
Quasi tutte  le persone qui radunate hanno o hanno avuto un legame con questo mondo.
Ci sono veri pastori, chi le mucche le ha avute in passato e  chi è nato sulla paglia di una stalla come Gesù Bambino. In braccio alla mamma  c'è l'ultimo nipotino di Valter Croso - che con circa due mesi è alla sua seconda transumanza (la prima all'inizio di maggio da Camburzano a Brusnengo)!   
Il figlio del Valter, Lauro, porge ai gruppetti un vassoio con fette di torta. Allungato sull'erba c'è il bravo cane Lippo, per il quale tenere a bada oltre 200 mucche è un gioco da ragazzi.

A sinistra: il cane Lippo 
Con Lauro Croso, biscotti nel buio (Foto di Anna Arietti)

Il Dino e la Anna 

Anna, la Silvana e il fedele Lippo col Signor Salvan, sempre presente in questa lunga notte



La mia amica Anna nel 2016 è al suo primo incontro notturno con questo spaccato di mondo rustico, e ne è conquistata. Se a condividere questa partenza nel buio ci sono anch'io, credo sia perché la nostra eredità del passato - anche quella di cui abbiamo perso dei pezzi per strada - trova le sue vie per venirci a parlare.

Tra le ombre della mezzanotte forse ondeggiano discreti anche il nonno Richin e la nonna Elidia, i loro ricordi, la luce delle loro montagne. 




Chiacchiere nel buio in attesa della mezzanotte:  questo era l'orario sacro sotto la direzione di Valter Croso. 


Bastone e cappello...ad un cenno del Valter, si parte!

La jeep del Dino e della Silvana carica di cibi e bevande (e a tratti rifugio per chi non ce la fa più a camminare e cede al sonno!)


Di certo saranno contenti, questi nonni - i miei e tutti i nonni montanari - nel vedere, da lassù, che lo scorrere degli anni non ha sciolto nell'oblio quest'antica tradizione. 
Insieme a loro ora ci sono anche il Dino e il Pippo,  che alla buona riuscita di questo appuntamento hanno sempre contribuito con la loro competenza e con il cuore. 

Se non avete mai partecipato a questa marcia notturna, allora questo è un invito! 
I chilometri sono tanti, ma non siete obbligati a percorrerli tutti: sceglietevi un tratto  (di giorno o di notte, su asfalto o su sentiero attraverso i boschi). 
La prima parte è tra Brusnengo e Masserano (dal cimitero attraverso tutto il paese, lungo la via della stazione, e oltre il Palazzo dei Principi fino alle frazioni Mombello, Baltera e ai piedi di Frazione Morezzi); e poi prosegue fino a Casapinta e  Vallemosso (in zona "Ca' di Gaj", come è comunemente chiamata in dialetto). Oltrepassato Vallemosso, si prosegue verso la località  Romanina e poi si sale verso Camandona, con pausa lunga in località Pianezze, prima dell'arrivo Frazione Cerale, da cui parte la Strada dell'Alpe, che conduce  al Bocchetto Sessera, nell'Oasi Zegna. 
Dal Bocchetto, la mandria prosegue instancabile:  scende alle Piane del Ponte e risale verso il Selletto Grosso attraverso i boschi della Valsessera,  e infine ritorna alla cascina estiva all'Alpe Campelli (in dialetto "ai Campei).

Se non ve la sentite di camminare con le mucche, potete aspettarle al varco in qualche punto del percorso - sarà il coro dei campanacci ad annunciarle da lontano! Ci sono persone fedelissime che escono di casa nel cuore della notte per vederle passare.
Scegliete la modalità che più vi aggrada...vi aspettiamo! Venite con noi e innamoratevi del Biellese e delle sue tradizioni. 




Galleria di foto dall'album dei ricordi

Transumanza 2020 (guidata da Lauro Croso)

Gli anni scorrono, la tradizione continua. Questa sarà l'ultima transumanza dell'insostituibile Pippo, braccio destro della famiglia Croso.  Per il Dino, amico fedele del Valter fin dalla gioventù, la prima dai prati del cielo.

Pippo (foto ricevuta da Jennifer Croso)

Foto di Anna Arietti 




Partenza da  Brusnengo: sotto la direzione di Lauro Croso, la partenza è tra le 20 e le 21. I tempi cambiano, la tradizione resta.


Eccole! Fresche e riposate, alla partenza corrono veloci!

San Grato a Brusnengo







La coraggiosa Anna sfida la mandria per una foto!



In cammino verso Masserano...


...mentre lentamente scende l'oscurità...




...e si arriva a Masserano con il buio.

Prima pausa: i vitellini vengono caricati sul camion...

...durante la lunga sosta al piazzale del cimitero di Masserano.






Anna Arietti e Valter Croso 

Valter e la sua mandria

Durante questa sosta in zona illuminata, c'è tempo per uno scatto con il capo storico indiscusso della transumanza.



Valter Croso e il fedele Lippo dagli occhi blu






Due scatti notturni di Anna Arietti...



...mentre familiarizziamo con la mandria di Valter e Lauro Croso ...
...in attesa di riprendere il cammino...

...attraverso Masserano...





...verso Frazione Mombello...



...e poi su, a Frazione Baltera...







Quasi all'altezza di Frazione Morezzi, ci accomiatiamo e torniamo sui nostri passi...
nel silenzio del borgo illuminato.



Mentre noi facciamo ritorno all'auto, la mandria starà già raggiungendo Casapinta...

...e attraverserà Strona, Vallemosso (località "Ca' di Gai' e il centro)...

...per poi salire a destra in zona "Romanina" imboccando la salita verso Pianezze, l'ultima lunga sosta prima di raggiungere Camandona e proseguire lungo la Strada dell'Alpe (verso le 8 del mattino). A Camandona c'è di solito una piccola folla che attende l'arrivo delle mucche per accompagnarle fino al Bocchetto Sessera (Oasi Zegna). 


Transumanza 2019:
con Miriam Croso


La Silvana con Miriam Croso

Miriam Croso
       




Miriam, Valter e Lippo












Qualche scatto 2019 di Anna Arietti
Brusnengo: la consueta folla in attesa della partenza delle mucche. A destra: Miriam Croso, col cappello.


Ogni maggio, quante fotografie al solito incrocio con la folla in attesa!


Il Walter alla partenza


Transumanza 2011: il tratto diurno e festoso  da Camandona al Bocchetto Sessera, lungo la Strada dell'Alpe.



Il Monte Terlo



Dopo la lunga notte da Brusnengo...


...attraverso Masserano,  Casapinta, la Valle di Mosso, ecco la pausa con merenda sui prati lungo la Strada dell'Alpe.  prima della salita finale verso il Bocchetto Sessera. A questo punto il sentiero diventa una strada sterrata e la jeep con i viveri può andare incontro alla mandria e ai pastori. 


Il consueto gran carico di vivande nella jeep del Dino (non ha mai perso una transumanza, l'ultima nel 2019)

Il Dino, la sua jeep, i luoghi del suo cuore. 

Giovanni Vachino, all'epoca presidente del DocBi (Centro Studi Biellesi)








Al di là del Monte Terlo...

...l'infinito biellese!



Alpe Campelli, arriviamo!

Ancora pochi metri...


...ed eccoci finalmente al Bocchetto Sessera!




Passerella mondana prima di proseguire verso l'Alpe Campelli (i "Campei"), nel cuore della Valsessera. 


Il Biellese ai nostri piedi (panorama dal Bocchetto Sessera, Oasi Zegna)


L'ex-osteria "la Bunda Granda", lungo il sentiero da Camandona al Bocchetto Sessera

Il Santuario del Mazzucco, all'inizio del tratto da Camandona



La strada dell'Alpe 


Transumanza 2015, Brusnengo:
 partenza  con i pasticcini di Maniscalco e Rainero di Campore di Vallemosso! 

Brusnengo: vino, caffè  e pasticcini in attesa della mezzanotte.



Isabel Croso s'intrattiene con  la Silvana, e Emanuela Maniscalco


Il Quintino (il proprietario dei terreni a Brusnengo) e il pastore Luciano Ferrero.




Emanuela Maniscalco con il Dino e la Silvana...pronti per la partenza!



Quanto manca a mezzanotte?


Con il Dino e la Silvana...

...e con Emanuela Maniscalco, tre grandi sostenitori di questa antica tradizione.


Baffi da transumanza e il bricco rosso con il tè. Non manca nulla...solo il via!


Ora come ai tempi dei bisnonni, si parte!








Passando ai piedi di Frazione Rongio di Masserano...




...e oltre l'incrocio verso Morezzi e Cacciano ...








Il Walter, il Lippo e la Nera


















E quest'anno salutiamo la mandria a Masserano! Buon viaggio! E arrivederci a Maggio 2021











2 commenti:

  1. Grazie Enea per questo Baffo. Mi ha fatto un grande piacere salutare i tuoi a Camandona, alla testa della mandria, seppur su quattro ruote. Così come è bello il ricordo dei nonni. Certo che c'erano, anche a Camandona e su fino al Bocchetto. Li ho visti negli occhi lucidi di tanta gente che ha vissuto queste storie.

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  2. Grazie per queste parole, mi commuovono. Non ho osato fotografare il Walter nella notte, ma l'hai fatto poi tu a Camandona...bellissime le tue foto!

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