Lo chiamano “cervello in fuga”, il ragazzo in gamba di Cossato scampato alla follia del suo coetaneo, l'altro giovane che si è fatto esplodere, sofferente di un male che fa tenere in tasca l'ultimo modello di telefonino e allontana dalla cultura.
“Lo ha salvato un angelo – dice la madre -, un povero angelo che li guardava entrambi con gli stessi occhi”.
Bruxelles, 22 marzo 2016
Toccante
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