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sabato 26 marzo 2016

(Poesia giapponese, fiori di Villa Taranto)

Fiori di VIlla Taranto a Pallanza (foto di L. Trenga)
 Come descrivere mai
una meraviglia così
tutta per lo sguardo?
Mi porterò a casa
un ramo fiorito
 e sarà lui a parlare.

(Sosei Hoji, Kokinshu, 1/55)

 Lasciano
la primavera brumosa
e volano lievi
le oche selvatiche,
verso terre dove
fior alcun
non si schiude.

(Ise, Kokinshu, 1/31) 



"Kokinshu": abbreviazione di "Kokin waka shu" ("Raccolta di poemi antichi e moderni") commissionata dall'imperatore  Daigo  e terminata durante il regno di Uda nel 905. 
Le oche selvatiche - che migrano in primavera e tornano in Giappone in autunno - sono un tema caro alla poetessa Ise. 
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 Come vorrei che il mio
genitore  e mia madre
fossero dei fiori:
allora nel viaggio
dove l'erba mi è cuscino,
con cura e devozione
li porterei con me!
(Hasetsukabe no Jurota, Man'yoshu, XX/4325)

Poesia rivolta ai genitori scritta da una giovane guardia di frontiera (sakimori).  
"Man'yoshu" -  "Raccolta delle diecimila foglie" o "Raccolta delle diecimila generazioni" o ancora "Raccolta di diecimila foglie di parole" - è l'antologia più antica di poesia giapponese (periodo Nara, 710-794).

 Son venuto nei campi 
di primavera 
solo per coglier viole.
Poi violentemente 
tenera e profonda 
mi prese la nostalgia 
dei miei campi
e lì mi trattenne,
quella notte.

(Yamabe no Sukune no Akabito, Man'yoshu, VII/1424)


L'Eterno nel tempo, a cura di Irene Iarocci, Ed. Guanda
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I giardini botanici di Villa Taranto nascono dal sogno del Capitano Neil Boyd Mc Eacharn  (Garliston 1884- Pallanza 1964), appartenente ad una facoltosa famiglia scozzese.
Il Capitano visitò l'Italia per la prima volta a otto anni, e probabilmente qualcosa di questo paese gli rimase nel cuore. 
Nel 1930 lesse sul Times che la proprietà della Marchesa di Sant'Elia era in vendita e nel 1931 la acquistò con l'intento di trasformarla in un bellissimo giardino all'inglese.
I cancelli della villa furono aperti al pubblico nel 1952.



Nella cappella del parco,  accanto a  Neil Boyd Mc Eachan riposa anche la famiglia dell'amico e emministratore Avvocato Antonio Cappelletto, cui la proprietà fu affidata durante la permanenza in Australia del Capitano.












Il nome "Villa Taranto" è un omaggio ad un antenato di Mc Eacharn, nominato Conte di Taranto da Napoleone. 

 "Un bel giardino non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione del vostro sogno anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su di un balcone".
(Neil Boyd Mc Eacharn) 

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